Passeggiate anti-stress nel verde
per chi ha già archiviato le vacanze

Secondo uno studio coordinato dall'University of Rochester fare anche brevi
«full-immersion» nella natura aiuta le persone a sentirsi più vitali e a ricaricarsi.

 

29 luglio 2010. - Chi per qualche motivo ha dovuto rinunciare (o ha già concluso) la pausa estiva e si trova a fare i conti con stress da città e calura è bene che sappia che basta una passeggiata di 20 minuti per rigenerare le energie perdute. L’importante è che la camminata sia a stretto contatto con la natura. Lo rivela una serie di studi coordinati dall’University of Rochester, pubblicata sulla rivista Journal of Environmental Psychology.

NATURA E VITALITÀ - Negli ultimi anni numerosi studi di psicologia sperimentale hanno evidenziato che passare tempo in mezzo alla natura ha ripercussioni positive su energia e benessere. Per esempio alcuni studi hanno evidenziato che immergersi nella natura aiuta a ricaricarsi e che nel 90 per cento dei casi le persone riferiscono di sentirsi più in forza quando sono impegnate in attività all’aperto. L’aspetto originale della nuova ricerca starebbe, sostengono gli autori, nell’avere testato con attenzione che l’aumentata vitalità associata alle passeggiate nella natura non è semplicemente la conseguenza dell’aver fatto del movimento all’aperto, magari in compagnia. I ricercatori americani lo hanno verificato testando l’influenza di boschi e campagna su 537 studenti, coinvolti in cinque diversi esperimenti. In particolare ai giovani è stato chiesto di descrivere la propria esperienza in contesti reali e immaginari. Ebbene, in tutti i casi, i partecipanti si sentivano più carichi di energia quando passavano del tempo in ambienti naturali o immaginavano di farlo. In particolare da uno degli esperimenti è emerso che è sufficiente stare all’aperto per 20 minuti per sentirsi più vitali. E gli effetti rinvigorenti dello stare all’aria aperta sarebbero proprio da attribuire alla natura. Un motivo in più, suggeriscono gli autori, per ribadire l’esigenza di costruire aree residenziali e di lavoro più «ecologiche», con giardini e parchi a portata di mano.

BENEFICI - «La natura è un carburante per l’anima - afferma Richard Ryan, responsabile del Department of Clinical and Social Sciences dell’University of Rochester nonché coordinatore della ricerca -. Spesso quando ci si sente fiacchi si cerca conforto in una tazza di caffè, ma la nostra ricerca suggerisce un modo migliore per rinvigorirsi: immergersi nella natura». Oltretutto, fanno notare gli autori, studi precedenti hanno mostrato che le persone più vitali non solo hanno più energie per ciò che vogliono fare, ma hanno anche più facilità a riprendersi dopo una malattia. Dunque le ripercussioni positive delle camminate nel verde sarebbero molteplici. «Oggi è sempre maggiore l’interesse per la psicologia ambientale e non solo a livello anedottico, ma anche di ricerca - osserva Gherardo Amadei, professore associato di psicologia dinamica all’Università di Milano-Bicocca -. L’ambiente che ci circonda può avere effetti non solo sul nostro fisico, ma anche sulla nostra mente. Indubbiamente immergersi nel verde aiuta a ritrovare un collegamento con la natura e può avere ripercussioni positive sul nostro stato d’animo».

 

(Corriere della Sera - Antonella Sparvoli)

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