Ridete,
che fa bene

Secondo uno studio americano
le emozioni positive hanno effetti
paragonabili a quelli dell’esercizio fisico.

 

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29 agosto 2011. - Chi l’avrebbe mai detto che guardarsi una sit-com alla TV vale, per la salute del cuore, quanto una corsa all’aria aperta? Eppure è così: il buonumore, come l’esercizio fisico, è una vera e propria medicina. Con tanto di indicazioni per il dosaggio: chi riesce a farsi una bella risata (che duri almeno 15 secondi), per un totale di un quarto d’ora di ilarità al giorno, aiuta le sue coronarie a rimanere sane. A raccomandare la ”comicità in pillole” sono i ricercatori dell’Università del Maryland a Baltimora, che hanno presentato i risultati delle loro ricerche a Parigi, al congresso annuale dell’European Society of Cardiology. “Si sa che le persone con un carattere tendente al depresso – commenta Roberto Ferrari cardiologo dell’Università di Ferrara – sono più a rischio di malattie cardiovascolari; l’allegria, al contrario, può essere protettiva e adesso c’è la conferma scientifica”.

LE ENDORFINE - Ma qual è il meccanismo d’azione? “La risata - spiega Ferrari - stimola il cervello a liberare endorfine le quali, a loro volta, agiscono sull’endotelio, il rivestimento dei vasi sanguigni, e favoriscono il rilascio di ossido nitrico: questa sostanza dilata le arterie, riduce l’infiammazione, impedisce al colesterolo di depositarsi sulla parete delle coronarie e previene la nascita di trombi”. Michael Miller, autore dello studio, prescrive il buon umore a tutti i suoi pazienti e dice: “Per verificare fino in fondo gli effetti positivi della risata bisognerebbe studiare persone che hanno avuto un infarto e verificare se l’”aggiunta”, alle cure farmacologiche standard, di un programma di emozioni positive su base regolare, può davvero aiutarli a prevenire una seconda crisi cardiaca”.

CRISI ECONOMICA - Intanto Roberto Ferrari, che è presidente della Fondazione Anna Maria Sechi per il cuore, sta pensando a un progetto per la prevenzione cardiovascolare “Be happy, be healthy”, che tenga conto anche degli aspetti legati alla sfera emotiva delle persone. Oggi gli esperti dedicano una grande attenzione al rapporto fra fattori psicologici e salute. E fanno bene, vista la crisi economica globale che stiamo vivendo, una crisi che fa prevedere, per i prossimi mesi, un aumento del 15 per cento degli eventi cardiovascolari in Europa, così come era avvenuto in Irlanda dopo il crac del 2010. E uno studio, presentato al congresso da Franco Bonaguidi, dell’Istituto di Fisiologia Clinica dell’Università di Pisa, dimostra come negatività e rabbia, legate sia a condizioni esterne contingenti sia alla personalità di una persona, aumentino il rischio di infarto nei sani, fino a raddoppiarlo in chi è già malato.

EMOZIONI CARDIOTOSSICHE - “Le emozioni negative, come ostilità, rabbia, depressione e isolamento sociale, sono cardiotossiche e possono interferire con la prognosi della. I pazienti, che hanno già avuto un infarto, sono particolarmente vulnerabili perché hanno rischiato di morire. Ecco perché una psicoterapia o una terapia comportamentale possono essere, a volte, utili per superare la negatività”.

 

(adriana bazzi / corriere.it / puntodincontro)

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29 de agosto de 2011. - ¿Quién habría pensado que ver una comedia en la televisión es equivalente, para la salud del corazón, a una salida a correr al aire libre? Pues, así es: el buen humor, al igual que el ejercicio, es un verdadero medicamento. Con todo y dosis: el que logra unas buenas carcajadas (que duren por lo menos 15 segundos), para un total de quince minutos de risa al día, puede mantener sanas sus arterias coronarias.

Los que recomiendan estas "píldoras de hilaridad" son los investigadores de la Universidad de Maryland en Baltimore, quienes presentaron los resultados de su investigación en París, en la reunión anual de la Sociedad Europea de Cardiología. "Sabemos que las personas con un carácter tendiente a la depresión - dice el cardiólogo Roberto Ferrari, de la Universidad de Ferrara - se encuentran en mayor riesgo de enfermedad cardiovascular; la alegría, por el contrario, puede tener un efecto protector y ahora tenemos una confirmación científica".

Pero ¿Cuál es el mecanismo? "La risa - dijo Ferrari - provoca que el cerebro libere endorfinas, las cuales, a su vez, actúan sobre el endotelio, el recubrimiento de los vasos sanguíneos, y promueven la liberación de óxido nítrico: esta substancia dilata las arterias, reduce la inflamación, evita que el colesterol se deposite en las paredes de las arterias coronarias y previene la formación de coágulos". Michael Miller, autor del estudio, prescribe el buen humor a todos sus pacientes y dice: "Para comprobar los efectos positivos de la risa habría que estudiar a las personas que han tenido un ataque al corazón y verificar si el añadir a los tratamientos farmacológicos estándares un programa regular de emociones positivas realmente puede ayudar a prevenir un segundo infarto".

Por otra parte, Roberto Ferrari, quien es presidente de la Fundación Anna Maria Sechi para el corazón, está considerando un proyecto para la prevención de enfermedades cardiovasculares "Sé feliz, sé sano", que toma en cuenta los aspectos emocionales de las personas. Hoy en día los expertos dedican gran atención a la relación entre los factores psicológicos y la salud. Y hacen bien, dada la crisis económica mundial que estamos viviendo, una crisis que se espera provoque en los próximos meses un aumento del 15 por ciento de las crisis cardiovasculares en Europa, como sucedió en Irlanda después de los problemas económicos en 2010. Y un estudio —presentado en la conferencia por Franco Bonaguidi, del Instituto de Fisiología Clínica de la Universidad de Pisa— demuestra cómo la negatividad y la rabia, relacionados con las condiciones externas y con la personalidad de una persona, aumentan el riesgo de accidentes cerebrovasculares en personas sanas, hasta alcanzar el doble entre quienes ya están enfermos.

 

(adriana bazzi / corriere.it / puntodincontro)