Minguzzi vince l'oro nella lotta
L'emiliano si è laureato campione olimpico della lotta
grecoromana battendo in finale l'ungherese Fodor.

14 agosto 2008. - Andrea Minguzzi è il nuovo campione olimpico della lotta grecoromana 84kg. L'emiliano ha regalato uno splendida, quanto inaspettata medaglia all'Italia, il sesto oro assoluto. Il lottatore si è imposto in finale contro il temibilissimo ungherese Zoltan Fodor, grazie ad uno straordinario sollevamento nel round decisivo.

La strada dell'azzurro verso il trionfo olimpico

L'azzurro sul suo cammino, tutt'altro che semplice, aveva eliminato ai quarti il russo Mishin campione mondiale ed olimpico in carica ed in seminale lo svedese Ara Abrahamian, argento ad Atene 2004. L'Italia della lotta grecoromana ritorna così al successo dopo le medaglie di Vincenzo Maenza, oro a Seul nel 1988 e argento quattro anni dopo a Barcellona.

Minguzzi:"L'oro? E' un sogno che si avvera"

Euforico il neocampione olimpico della lotta grecoromana: «Se sogni tanto alla fine i desideri si avverano». L'azzurro racconta poi gli ultimi intensi momenti ed il sollevamento che gli è valso la vittoria ai Giochi: «Negli ultimi 30 secondi sapevo che dovevo provare quella mossa, ho avuto un attimo e l’ho sfruttato. Sono venuto a Pechino per una medaglia ma non mi aspettavo l’oro».

Scatenato il lottatore emiliano: "I soldi del premio me li mangio"

Dopo aver ritirato la medaglia d'oro, Minguzzi si scatena davanti ai microfoni: «La detassazione dei premi per me sarebbe inutile, tanto me li mangio tutti lo stesso». Sfodera battute a raffica con i giornalisti accalcati attorno a lui nel palazzetto dello sport dell’università di Agricoltura che ospita le competizioni di lotta grecoromana. Poi l'azzurro spiega perchè aabbia cantato l’inno di Mameli con la mano sul cuore: «Durante il corso di polizia di sei mesi ho avuto modo di imparare tutte le parole e oggi ho potuto esercitarmi».

Nonostante l'affermazione olimpica, l'azzurro resta con i piedi per terra: «Lui è una leggenda. Avere vinto l’oro venti anni dopo la sua vittoria a Seul mi riempie d’orgoglio, ma fare raffronti è impossibile. Intanto mi godo questa medaglia».

 

(La Stampa.it)