20
giugno
2013 -
A
Recife gli azzurri giocano una partita
assurda, che li vede sotto di 2 gol e
completamente dominati dal Giappone per 33',
in recupero a fine primo tempo, in vantaggio
dopo 7' del secondo e poi di nuovo spariti,
schiacciati da un Giappone che prima
pareggia, poi rischia la vittoria, va sotto
all'86', colpisce il terzo palo della sua
gara due minuti dopo e infine cede,
salutando (come il Messico, battuto dal
Brasile) il torneo.
La comunità giapponese più numerosa del
mondo è quella brasiliana. Se ne sono
accorti gli azzurri, illusi dal Maracanã
filoitaliano, che si sono invece ritrovati a
giocare praticamente in trasferta. Ma non si
può dire che sia per questo che hanno
dannatamente sofferto per almeno due terzi
del primo tempo. Anche in campo, la comunità
giapponese è sembrata ampiamente più
numerosa di quella azzurra. Merito di una
velocità doppia cui andava tutta la squadra
di Zaccheroni, rispetto a quasi tutti gli
azzurri.
(corriere.it / puntodincontro.mx /
adattamento e traduzione allo
spagnolo di
massimo barzizza)
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