Scatta l'era Prandelli
Ecco l'Italia che verrà
DOPO LA FIGURACCIA STORICA IN SUDAFRICA
LA NUOVA NAZIONALE PARTE L’11 AGOSTO.

Cesare Prandelli è nato a Orzinuovi il 19 agosto 1957.

 

25 giugno 2010. - È già l’Italia di Prandelli. Che deve per forza guardare avanti, dopo la figuraccia storica fatta contro la Slovacchia, ed un’eliminazione dal Mondiale sudafricano tanto precoce quanto senza scusanti. Stamani alle 11 parlerà il presidente federale Abete: del presente, desolante da non crederci, ancora, e di futuro, si spera all’altezza di un passato glorioso che non è certo preistoria. Poi, alle 12, sarà il turno dell’addio di Cannavaro.

RESPONSABILITA’ E CALCIO ITALIANO IN CRISI — Lui, il capitano, eroe di Berlino nel 2006 e tra i primi imputati di questo fallimento africano, non ci sarà, nel futuro della Nazionale. Chiude da recordman di presenze, a quota 136. Ma non sarà il solo a lasciare l’azzurro. Serve un rinnovamento. Lippi si è preso tutte le responsabilità del tracollo, ma Buffon avverte che il livello del calcio italiano adesso è questo, e che i risultati avvilenti sono stati lo specchio del movimento. E se la verità probabilmente sta nel mezzo, è certo che un rinnovamento di una formazione non solo vecchia, ma anche logora in alcuni elementi, è necessario. Da chi ripartire di questo gruppo di 23? E con chi integrarlo per invertire rapidamente la rotta, già dall’11 agosto, data delle prima amichevole dell’Italia di Prandelli, in prospettiva Europeo 2012 in Polonia-Ucraina?

Per Cassano si riaprono le porte della Nazionale? LaPresse CHI RESTA, CHI PUO’ ARRIVARE — Portieri: Buffon deve risolvere i suoi guai con la schiena, e potrebbe stare fuori un po’, ma resta una certezza, ci mancherebbe. La sua personalità è mancata tanto, contro la Slovacchia. Marchetti non ha certo brillato, ma nemmeno ha commesso errori imperdonabili. Probabile che rimanga nel giro azzurro, con Sirigu, vittima dell’ultimo taglio dei convocati, a Sestriere. De Sanctis è fuori causa, ciclo chiuso.

DIFENSORI — Zambrotta ha detto di non voler dare l’addio all’azzurro. Ma potrebbe essere vittima del rinnovamento: alle sue spalle spingono Cassani e Maggio, che può giocare anche più "alto", non solo da terzino destro. Da osservare anche Motta e Santon. Centrali: Cannavaro lascia, Bonucci e Chiellini potrebbero essere la coppia del futuro, Ranocchia il nome nuovo. Bocchetti è un’incognita, può tornar buono Gamberini, ed essere ripescato Santacroce. Fascia sinistra: Criscito è presente e futuro, da seguire De Ceglie e Antonini. Non c’ molto altro nel campionato italiano.

Mario Balotelli potrebbe essere uno dei nomi nuovi. Ansa CENTROCAMPO — Gattuso lascia, parole sue. Camoranesi invece si mette a disposizione del nuovo c.t., ma difficilmente ci sarà spazio per lui nel nuovo ciclo. Improbabile invece che Prandelli faccia a meno di Pirlo, che pure non è un ragazzino: il suo infortunio è costato caro a Lippi. Futuro azzurro sicuro per i vari De Rossi, Montolivo e Marchisio, che in Polonia-Ucraina ci saranno, a meno di infortuni. Più incerta la situazione di Pepe, che comunque alla Juve avrà una bella vetrina, e Palombo. I possibili innesti: Candreva, Poli, Galloppa, Pulzetti, D’Agostino, Lazzari e Aquilani, se gli infortuni gli danno tregua, in mezzo; Mannini, Palladino, Marchionni, Cerci e Abate come esterni.

ATTACCO — Di Natale non è un bambino, la sua avventura si chiude qui. Quagliarella, positivo, e Pazzini, ingiudicabile, non escono ridimensionati da questo Mondiale, come invece succede a Gilardino e Iaquinta. I nomi nuovi sono quelli classici. Cassano e Balotelli, oltre a Miccoli, Giuseppe Rossi, Borriello e Matri.

 

(Riccardo Pratesi / gazzetta.it)

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