16 agosto 2014 -
Il suono particolare degli strumenti
barocchi d'epoca dipende dai materiali con
cui vengono realizzati. In Italia, alcune
corde si producono ancora oggi in budello
naturale —soprattutto di pecora— come, ad
esempio, quelle utilizzate dalla formazione
strumentale L'Astrée per assicurare la
fedeltà del loro repertorio, basato su
creazioni musicali del XVII e XVIII secolo.
Il gruppo cameristico debutterà in Messico
ad ottobre, nel quadro del 42° Festival
Internazionale Cervantino, dove interpreterà
opere meno note di Antonio Vivaldi, oltre
alle popolari Quattro Stagioni.
«Il titolo del programma è “Le Quattro
Stagioni e dintorni...” e abbiamo scelto i
primi concerti per violino composti dal
maestro veneziano perché sono molto famosi
ed il pubblico li riconosce immediatamente»,
spiega Giorgio Tabacco, direttore artistico
del gruppo italiano appartenente all'Academia
Montis Regalis di Torino. «Abbiamo deciso di
intercalare una stagione e una cantata.
L'obiettivo è quello di presentare un brano
conosciuto seguito da uno meno noto».
Gabriella Costa.
Le tre cantate che formano parte del
programma —“Amor hai vinto”, “Elvira, Elvira
anima mia” e “Lungi dal vago volto”— sono
state scritte in modo da ricalcare il
modello tipico della scuola napoletana e
sono costituite da due o più arie
intervallate da brevi brani recitativi,
interpretate dal soprano palermitano
Gabriella Costa.
La formazione, nata nel 1991 sotto l’egida
dell’Istituto per i Beni Musicali in
Piemonte e della Regione Piemonte, si
specializza nel repertorio sei-settecentesco
secondo criteri storici e con l'utilizzo di
strumenti originali.
(milenio.com
/ puntodincontro.mx / adattamento e
traduzione in italiano di massimo barzizza)
|