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22 marzo 2014 - Dopo un decennio di assenza, l'Opera di Bellas Artes, precedentemente conosciuta con il nome di Compañía Nacional de Ópera, torna all'Auditorio Nazionale di Città del Messico per presentare Turandot e La bohème, in occasione del 90° anniversario della morte del loro autore, Giacomo Puccini.

Le rappresentazioni di Turandot saranno il 9 e l'11 maggio con la partecipazione del soprano siciliano Tiziana Caruso, il tenore lombardo Rubens Pelizzari e gli artisti messicani Olivia Gorra e Rosendo Flores.

L'Istituto Nazionale delle Belle Arti (INBA) ha informato nei giorni scorsi che per questo appuntamento il serbo Srba Dinic dirigerà l'Orchestra del Teatro de Bellas Artes e il coro Schola Cantorum de México, mentre la regia sarà affidata a Luis Miguel Lombana.

Turandot è un'opera in 3 atti e 5 quadri, su libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni, lasciata incompiuta da Giacomo Puccini (morto il 29 novembre 1924) e successivamente completata da Franco Alfano.

L'interno dell'Auditorio Nazionale di Città del Messico,
con una capienza totale di circa 10 mila posti a sedere.

La prima messa in scena ebbe luogo nell'ambito della stagione lirica del Teatro alla Scala di Milano il 25 aprile 1926, sotto la direzione di Arturo Toscanini, il quale l'arrestò a metà del terzo atto, rivolgendosi al pubblico con queste parole: «Qui termina la rappresentazione perché a questo punto il Maestro è morto». La sera seguente, l'opera fu rappresentata, sempre sotto la direzione di Toscanini, includendo anche il finale di Alfano.
In Messico fu inaugurata l'8 settembre 1960 presso il Teatro del Palazzo delle Belle Arti.

La bohème sarà presentata l'11, 12 e 13 luglio.

Si alterneranno il ruolo di Mimì il soprano spagnolo Ainhoa ​​Arteta (11 e 13 luglio) e la sua collega messicana Olivia Gorra (12 luglio). Rodolfo sarà interpretato dai tenori messicani Ramón Vargas (11 e 13 luglio) e Fernando de la Mora (12 luglio), mentre il ruolo di Marcello sarà interpretato dal baritono romeno George Petean.

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)