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29 settembre 2014 - Il cantautore Gianluca Grignani, che divenne noto nel 1995 sulla scena musicale internazionale e in Messico con il singolo “La mia storia tra le dita”, torna a far parlare di sé nel modo che più gli piace: per la sua musica.

Il 9 settembre è uscito in Italia l'album “A volte esagero”, una collezione dai suoni decisi che il 42enne milanese sintetizza così: «Scriverlo è stato un po' come andare dallo psicologo e ne è venuto fuori un disco che per me è stupendo, importante, un disco che ha della maturità in più sia dal punto di vista del suono, sia ovviamente dal punto di vista del racconto di chi sono».

La nuova produzione è una raccolta di dieci brani inediti di rock, vita e passioni pubblicata a tre anni di distanza da “Natura umana”.

«Il concetto dell'album —spiega Grignani— è che sono uscito da questa gabbia dorata del cantautore che si eleva al di sopra delle parti, per tornare in mezzo alla gente, in mezzo alla strada, nel senso positivo del termine e mischiarmi con le persone con le quali mi sento affine. Da là sono nate le canzoni».

Ma esagerare per Grignani non è solo una questione di eccessi, nonostante il titolo sembri un accenno autobiografico. Il cantante infatti è stato pizzicato recentemente prima ubriaco a un concerto a Rimini, e dopo arrestato per aver aggredito dei carabinieri a Riccione. «A volte la risposta è esagerare per uscirne. A volte esagero è quello: è una frase goliardica legata a un concetto abbastanza profondo. Anche io a volte esagero, me lo voglio scrivere sulla maglietta».

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)