Google+

 

bullet

Lee este artículo en español.

 

18 febbraio 2014 - Dopo il grande successo dell’edizione 2013 a Milano e a Bordeaux, atterra a Città del Messico il Best Italian Wine Awards, la classifica dei 50 migliori vini d’Italia ideata dal sommelier Luca Gardini e Andrea Grignaffini. La classifica è frutto di un lungo lavoro di selezione e degustazione delle migliori etichette italiane curato da un gruppo selezionatissimo di giornalisti, critici ed esperti del mondo del vino.

Oggi nel ristorante la EnoTK del quartiere Polanco, alla presenza di oltre 100 giornalisti, 60 buyer e oltre 300 tra sommelier, amanti del vino e ristoratori sarà presentata la prestigiosa classifica e saranno assegnati gli Awards 2013, i premi speciali dedicati ai vini, le aziende e le persone che si sono distinte durante l’anno per aver contribuito a rendere il mondo del vino italiano un’esperienza unica, di carattere e personalità.

A rappresentare la prestigiosa giuria in Messico saranno Luca Gardini, Sommelier e ideatore del BIWA, Raoul Salama (Parigi) docente presso la facoltà di Enologia di Bordeaux, giornalista e degustatore professionista e Pier Bergonzi della Gazzetta dello Sport, 'penna' della popolarissima Gazza Golosa.

«È una occasione unica per il vino e per produttori italiani che potranno presentarsi in un Paese che ama il nostro life-style, amore testimoniato anche dai dati di vendita —commenta Luca Gardini— Proprio in questi giorni è arrivata la notizia che il vino italiano ha superato quello francese e voglio credere di aver fatto la mia piccola parte. Il Messico è un paese che conosco bene e che adoro; i messicani meritano i nostri prodotti che qui vengono apprezzati e capiti. Dopo Bordeaux e Milano la tappa messicana consolida il lavoro che tutta la giuria ha fatto per valorizzare la filiera vitivinicola e il Made in Italy. L’alto numero di accrediti di giornalisti assicurerà all’evento un eco senza precedenti in un Paese che viene dipinto come la nuova Cina».

Il tasso di crescita del consumo di vino in Messico è attestato al 13% annuo il che, accompagnato al consistente numero di ricchi e alto borghesi, fa di questo paese una nuova frontiera per i vini e i prodotti alimentari italiani. Al termine della presentazione della classifica sarà Salvatore Tassa —Chef de Le Colline Ciociare ad Acuto— a rappresentare la cucina italiana e i prodotti che la rendono così amata anche in Messico.

ARTICOLI CORRELATI
bullet

Clicca qui per leggere gli altri articoli della sezione “Italia in Messico”.

 

(ansa.it / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione in spagnolo di massimo barzizza)