15 giugno 2014 -
È
stato presentato a Roma il Dizionario
Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel
Mondo, edito da
SER-ItaliAteneo
con la collaborazione della Fondazione
Migrantes e curato da Tiziana Grassi, Enzo
Caffarelli, Mina Cappussi, Delfina Licata e
Gian Carlo Perego.
Il volume si articola in 1.500 pagine con
oltre 700 lemmi-articoli, 160 box di
approfondimento, 17 appendici monotematiche,
500 illustrazioni a colori e in bianco e
nero ed è il frutto del lavoro di 169 autori,
nella maggior parte dei casi docenti
universitari e rappresentanti di istituzioni
e associazioni impegnate nell’ambito delle
migrazioni italiane all’estero,
supervisionati da un consiglio scientifico
di 50 esperti che rappresentano l’Italia e
numerose altre nazioni.
Scrive il presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano nell’introduzione:
«Quest'opera
è una vera e propria summa di un fenomeno
che ha segnato indelebilmente la storia del
nostro Paese. Non è possibile ignorare il
decisivo contributo che milioni di emigranti
hanno assicurato allo sviluppo dell’Italia e
al suo prestigio nel mondo (…). Grazie al
loro impegno e alla loro tenacia, gli
italiani hanno saputo —lavorando duramente—
integrarsi con successo nel tessuto
politico, sociale ed economico dei Paesi che
li hanno accolti. Oggi, le nostre
collettività all’estero concorrono ancora in
maniera essenziale al consolidamento delle
relazioni politiche ed economiche tra i
Paesi di residenza e la madrepatria, alla
diffusione della lingua e della cultura
italiana e al rafforzamento dell’immagine
del nostro Paese».
Il Dizionario è rivolto a un pubblico vasto
ed eterogeneo, in quanto “manuale” della
storia e dell’attualità dell’Italia: alle
scuole, ai giovani, agli amministratori
pubblici, agli operatori culturali e
commerciali, a chi ha lasciato l’Italia per
seguire un proprio progetto migratorio ma
vuole mantenere vivi e saldi i legami
affettivi, identitari e socio-culturali con
il nostro Paese.
(italiannetwork.it / puntodincontro.mx
/ adattamento e
traduzione in spagnolo di massimo barzizza)
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