Google+

 

bullet

Lee este artículo en español.

 

26 ottobre 2014 - Il fico d'india, che la Food and Agriculture Organization delle Nazioni Unite ha dichiarato “cibo fondamentale”, in Sicilia è oggetto di vaste coltivazioni specializzate. Le “pale”, che sarebbero le foglie, (cladodi o nopales), vengono usate dalla cucina messicana e, tolte le spine, si preparano con uova, carne, insalate e diversi tipi di tacos.

Le pale hanno già dimostrato di contrastare diabete e colesterolo “cattivo” LDL e di prevenire l'osteoporosi. Le betalaine del fico d'india sono pigmenti rossi, e/o anche gialli, antiossidanti e antinfiammatori.

Il Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics ha pubblicato di recente (il 12 agosto) uno studio sugli effetti dei nopales del fico d'india sul diabete 2: dopo una colazione con molti carboidrati, sembra esserci una riduzione dei livelli di glucosio postprandiale, di insulina serica e dei picchi del GIP (Glucose-dependent insulinotropic peptide); può invece aumentare l'attività antiossidante in persone sane e quelle con diabete 2.

ARTICOLI CORRELATI
bullet Clicca qui per leggere gli altri articoli della sezione “Salute e benessere”.

 

(roberto suozzi / repubblica.it / puntodincontro.mx / adattamento e traduzione in spagnolo di massimo barzizza)