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ottobre 2014 -
Il fico d'india, che la Food and Agriculture
Organization delle Nazioni Unite ha
dichiarato “cibo fondamentale”, in Sicilia è
oggetto di vaste coltivazioni specializzate.
Le “pale”, che sarebbero le foglie, (cladodi
o nopales), vengono usate dalla
cucina messicana e, tolte le spine, si
preparano con uova, carne, insalate e
diversi tipi di tacos.
Le pale hanno già dimostrato di contrastare
diabete e colesterolo “cattivo” LDL e di
prevenire l'osteoporosi. Le betalaine del
fico d'india sono pigmenti rossi, e/o anche
gialli, antiossidanti e antinfiammatori.
Il Journal of the Academy of Nutrition and
Dietetics ha pubblicato di recente (il 12
agosto) uno studio sugli effetti dei
nopales del fico d'india sul diabete 2:
dopo una colazione con molti carboidrati,
sembra esserci una riduzione dei livelli di
glucosio postprandiale, di insulina serica e
dei picchi del GIP (Glucose-dependent
insulinotropic peptide); può invece
aumentare l'attività antiossidante in
persone sane e quelle con diabete 2.
(roberto suozzi /
repubblica.it / puntodincontro.mx /
adattamento e traduzione in spagnolo di massimo barzizza)
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