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29 gennaio 2015 - Può succedere a chiunque. Specialmente in una metropoli come Città del Messico, che non si distingue nel mondo per la qualità del suo asfalto. E, in effetti, è accaduto a Carlos Barrios, avvocato e residente di questa grande città latinoamericana, che, pochi giorni fa, guidando per le vie della Delegazione Miguel Hidalgo, è caduto con la sua auto in una buca, una delle migliaia che “adornano” le strade del Distretto Federale.

Il danno subito dalla vettura è stato grave, ma l'avvocato Barrios ha utilizzato una soluzione che pochi implementano e ci ha voluto raccontare la sua storia.

«Città del Messico è piena di buche, ed è molto comune che gli automobilisti ci cadano dentro e, talvolta —data la loro profondità o le loro dimensioni —, le gomme possono forarsi, si può danneggiare la sospensione o si possono verificare altri danni.

La maggior parte delle vittime di questi incidenti non fanno nulla, perché ignorano che lo Stato, in questo caso il Distretto Federale, è obbligato a risarcire il danno alla vettura degli individui affetti da questa causa.

Io, invece, mi sono informato e ho scoperto che è possibile rivolgersi alla Corte Civica (Juzgado Cívico) della delegazione in cui è avvenuto l'infortunioo, recandocisi sulla vettura interessata. Non sono in condizioni di assicurare che questa procedura possa essere eseguita nello stesso modo in tutti gli Stati della Repubblica, ma sono sicuro che nel DF è possibile, dal momento che è qui dove io l'ho messa in pratica».

«Presso la Corte Civica —ha proseguito l'avvocato Barrios— si deve presentare una denuncia dei fatti, raccontando quello che è successo. Viene poi assegnato al caso un esperto (il tempo di attesa varia a seconda della disponibilità di specialisti nella delegazione in genere si parla di tre quarti d'ora) che immediatamente scatta una serie di foto della macchina e redige una sua opinione. Tutta questa procedura, nella mia esperienza, non prende più di due ore e mezza.

Nel pomeriggio si passa a ritirare il parere dello specialista, dopo aver pagato alcune copie autenticate. È un documento in cui l'esperto analizza l'accaduto, la velocità a cui viaggiava l'auto, le dimensioni della buca, l'ammontare del danno alla macchina e quanto si ritiene che dovrebbe essere risarcito.

Questo documento dev'essere consegnato la Centro per l'attenzione delle richieste dei cittadini (“Centro de Atención de Demandas Ciudadanas”) nella stessa delegazione, con una serie di allegati [1]. A me avevano detto che la data di risposta sarebbe stata il 13 marzo, ma la replica mi è arrivata molto prima, il 20 gennaio, informandomi che la mia richiesta di risarcimento dei danni era stata approvata per l'importo di 10.600 pesos dettato dal perito».

E dopo aver ricevuto la risposta, cosa bisogna fare?, abbiamo chiesto.

«Mi metto in contatto con loro per sapere quando sarà pronto il mio assegno. Questo di solito avviene entro circa due settimane. La delegazione poi consegna un documento che può essere convertito in contanti presso qualsisasi sportello Banorte, la banca con cui ha contratto l'assicurazione per tali eventi».

È necessario portare foto scattate alla vettura subito dopo l'incidente?

«Io le ho portate, ma non è un obbligo. L'esperto, dopo aver scattato le foto dei danni alla macchina, si reca sul posto dell'incidente per assicurarsi che la buca effettivamente esista e controllare le sue dimensioni, oltre a qualsisasi altro aspetto che possa essere considerato rilevante. Penso comunque che sia consigliabile portare immagini da allegare alla domanda di risarcimento che si consegna al “Centro de Atención de Demandas Ciudadanas”. Nel caso sia stato necessario —dopo l'incidente— sostituire la gomma con quella di ricambio, quella danneggiata dev'essere presentata per questa procedura».

La delegazione ha fatto difficoltà per eseguire questa procedura?

Non nella mia esperienza. Quello che mi hanno detto è che si tratta di un procedimento svolto da poche persone, perché o non ne conoscono l'esistenza o lo considerano troppo complicato.

Perché non ha chiamato la sua assicurazione?

«Mi era accaduta la stessa cosa alcuni mesi prima, e quella volta il danno era stato coperto dalla mia compagnia di assicurazioni, per cui non ero certo che in questa occasione mi avrebbero risarcito di nuovo. Inoltre, se mi fossi rivolto a loro, probabilmente sarebbe aumentato l'importo del premio assicurativo per aver avuto due incidenti in un anno».

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[1] Preventivo delle parti danneggiate e della riparazione preparato da una società certificata fornitore delle stesse, copia autenticata della dichiarazione dei fatti dinanzi alla Corte Civica, prova di indirizzo, relazione degli esperti, identificazione ufficiale, copia della patente di guida, copia della fattura del veicolo, copia del libretto di circolazione, prova del pagamento delle ultime due tasse di circolazione, foto della buca, formato unico ai sensi dell'articolo 140 della Legge Generale delle Istituzioni di Assicurazione (Ley General de Instituciones y Sociedades Mutualistas de Seguros).

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)