2 aprile
2015
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Il pesce d'aprile è una tradizione,
—conosciuta in diversi paesi del mondo, tra
cui l'Italia— che consiste in uno scherzo da
mettere in atto precisamente il primo giorno
del quarto mese dell'anno.
La burla —che in genere è solo un'occasione
per divertirsi fra amici— può essere anche
molto sofisticata ed avere come scopo creare
l'imbarazzo delle vittime.
L'origine di questa usanza non è nota, anche
se sono state proposte diverse teorie. Si
considera che sia collegata all'equinozio di
primavera, che cade il 21 marzo e che —prima
dell'adozione del calendario gregoriano nel
1582— veniva osservato come Capodanno da
diverse culture. In Francia si diffuse la
tradizione di consegnare dei pacchi regalo
vuoti nei giorni seguenti a questa data. Il
nome che venne dato a questa strana usanza
fu poisson d'Avril, per l'appunto
pesce d'aprile.
Lontana nell'anno, e paradossale da molti
punti di vista, è la data degli scherzi in
Messico: il 28 dicembre, giorno della strage
degli innocenti. Corrisponde alla commemorazione
di uno degli episodi più crudeli e
sanguinari del cristianesimo: l'uccisione
dei bambini di età inferiore ai due anni per
ordine del re Erode con il proposito di
sbarazzarsi del neonato Gesù di Nazareth. In
molti Paesi dell'America Latina in
quest'occasione sono frequenti scherzi di
ogni genere.
I giornali modificano i loro contenuti in
modo, però, che le informazioni sembrino
veridiche. Si tratta di una libertà che i media
si prendono per dare via libera
all'umorismo, un'opportunità che hanno solo
una volta all'anno. Vengono pubblicate a
volte pagine intere di notizie inventate,
che vanno da quelle che sono un'evidente
parodia di eventi recenti, a quelle
che possono sembrare fondate e ingannano i
lettori incauti.
(massimo barzizza /
puntodincontro.mx)
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