13 marzo
2015
-
È iniziata mercoledì scorso con “Ultimo
tango a Parigi” —un film del 1972 che venne
condannato dai tribunali italiani alla
distruzione per immoralità e pornografia— la
retrospettiva cinematografica del regista
italiano Bernardo Bertolucci presso il
Centro Culturale Universitario (CCU) di
Città del Messico.
La mostra, che fa parte delle attività
dell'Anno dell'Italia in America Latina e
del 55° anniversario della Cineteca
dell'Università Nazionale Autonoma del
Messico (UNAM), per due settimane presenterà
le opere più riconosciute del noto regista
italiano.
Durante l'inaugurazione, il direttore
dell'Istituto Italiano di Cultura, Gianni
Vinciguerra ha commentato che si tratta
della prima volta che in questo Paese viene
proiettato un ciclo retrospettivo di
Bertolucci, un'iniziativa che permetterà al
pubblico di identificare le caratteristiche
del suo lavoro.
«L'uso di colori contrastanti in ognuno dei
suoi film è evidente e sempre pungente per
lo spettatore, creando scenari e personaggi
impossibili. Argomenti brevi e accattivanti
hanno portato il cineasta parmense ad
ottenere i maggiori e più prestigiosi
riconoscimenti del settore cinematografico
mondiale», ha aggiunto l'addetto culturale
dell'Ambasciata d'Italia in Messico.
A sua volta, Ana Elsa Pérez —rappresentante
del dipartimento di Diffusione Culturale
dell'UNAM—, ha sottolineato l'impegno del
grande ateneo messicano nella diffusione di
aspetti formativi come un atto di
sostanziale importanza, perché «nessun
ingegnere e nessun avvocato saranno completi
senza una solida base culturale».
La retrospettiva comprende anche i seguenti
film: “La commare secca” (1962), “Prima
della rivoluzione” (1964), “Partner” (1968),
“Agonia” (da “Amore e Rabbia”, 1969), “Il
conformista” (1970), “Strategia del ragno”
(1970), “Novecento” (1976), “La Luna”
(1979), “La tragedia di un uomo ridicolo”
(1981), “L'ultimo imperatore” (1987), “Il tè
nel deserto” (1990), “Piccolo Buddha”
(1993), “Io ballo da sola” (1996),
“L'assedio” (1998), “I sognatori” (2003) e
“Io e te” (2012).
La mostra è resa possibile dalla
collaborazione tra l'Ambasciata d'Italia in
Messico e la Segreteria di Diffusione
Culturale dell'UNAM.
(el
universal /
puntodincontro.mx
/ adattamento e traduzione in italiano di
massimo barzizza)
|