10 marzo
2015
-
Durante la riunione che l'Ambasciatore
Alessandro Busacca ha organizzato ieri sera
tra il Ministro degli Affari Esteri e della
Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni
—in visita ufficiale in Messico— e un gruppo
di rappresentanti della comunità italiana in
questo Paese latinoamericano, Puntodincontro
ha indirizzato al titolare della Farnesina
le seguenti
domande:
Ministro Gentiloni, avete partecipato oggi
ai lavori della Commissione Binazionale
Italia-Messico. Di cosa avete parlato?
«La Commissione è la cornice che tiene
insieme le relazioni tra i due Paesi, quindi
abbiamo abbordato temi politici —che
naturalmente sono importanti perché aprono
strade—, che assieme ai buoni rapporti, la
prossima visita del Presidente della
Repubblica messicano in Italia (prevista,
secondo dichiarazioni dello stesso Gentiloni, per
il prossimo mese di giugno, N.d.R.) e i
contatti tra ministri sono stati aspetti
fondamentali. Abbiamo poi parlato molto,
ovviamente, di economia: c'è una grandissima
attenzione qui alle piccole e medie imprese
italiane come modello e un grande interesse
da parte italiana per la liberalizzazione
del mercato energetico e per i piani di
infrastruttura del governo messicano».
«Abbiamo inoltre parlato molto di quella che
in gergo chiamiamo “cooperazione
istituzionale”, cioè giustizia, pubblica
sicurezza, lotta al narcotraffico e alla
criminalità organizzata, un tema di
grandissima
attualità per il Messico e rispetto al quale
le nostre forze dell'ordine e la nostra
magistratura possono dare notevoli
contributi. Infine, l'enorme capitolo delle
relazioni culturali e scientifiche tra
università e istituti di ricerca dove
Messico e Italia sono dei partner naturali».
Che altri impegni ha in programma durante
questa sua visita in Messico?
Abbiamo incontrato il Presidente del Senato,
Miguel Barbosa, il Ministro degli Esteri,
José Antonio Meade (nella foto principale di
questo articolo assieme a Gentiloni, N.d.R.) e il Presidente di
Conaculta, Rafael Tovar y de Teresa, che
corrisponde al nostro Ministro dei Beni
Culturali. Vedremo poi il Presidente della
Repubblica, Enrique Peña Nieto e il Ministro
dell'Energia, Pedro Joaquín Coldwell.
Martedì 10 ci sarà un importante
appuntamento, il Business Forum, che è un
altro modo per mettere assieme le diverse
forze dell'imprenditoria italiana in
Messico».
Ci stiamo avvicinando alle elezioni dei
Comites. Cosa spera il governo italiano da
questi Comitati nel mondo e in particolare
da quello messicano?
«Io mi auguro che ci sia una buona
partecipazione, innanzitutto perché la
scelta che è stata fatta di consentire il
voto a coloro i quali ne manifestino la
volontà — manifestazione che va comunicata
al Consolato entro il 18 di marzo—
naturalmente restringerà la platea de
votanti, però renderà queste votazioni più
significative, più rappresentative e meno
soggette a possibili fenomeni di
distorsione. Quindi, dando per scontata la
riduzione, mi aspetto una partecipazione
significativa e poi, come sempre, che il Comites lavori non solo per le sue dinamiche
interne, ma per rappresentare davvero le
nostre comunità all'estero. Il problema è
sempre quello: se si fa un'attività solo per
un gruppo di addetti ai lavori o se esiste
davvero l'ambizione di rappresentare
l'intera comunità, come io credo si debba
fare».
(massimo barzizza
/ puntodincontro.mx)
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