6
luglio
2015
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L'Organizzazione delle Nazioni Unite per
l'Educazione, la Scienza e la Cultura
(Unesco) ha annunciato ieri l'inclusione
nella lista del patrimonio mondiale
dell'umanità dell'Acquedotto Padre Tembleque,
nel Messico centrale, e di nove monumenti
italiani, situati in Sicilia, noti come
l'“Itinerario arabo-normanno”.
L'Acquedotto Tembleque è la più importante
opera di ingegneria idraulica costruita nel
continente americano nel XVI secolo, durante
il periodo coloniale, e mirava a portare
acqua alle popolazioni di Otompan —oggi
Otumba— e di Congregación de Todos los
Santos —attualmente Zempoala—, oltre a molti
altri centri urbani situati lungo il suo
tracciato. La costruzione fu progettata e
diretta da un frate francescano di nome
Francisco de Tembleque, originario della
provincia di Toledo, in Spagna, che giunse
nella Nuova Spagna nel 1542.
L’itinerario arabo-normanno, invece, è
costituito da nove monumenti, di cui sette
si trovano a Palermo —il Palazzo Reale con
la cappella Palatina, la chiesa di San
Giovanni degli Eremiti e quella di Santa
Maria dell’Ammiraglio, la chiesa di San
Cataldo, la cattedrale di Palermo, il
palazzo della Zisa e il ponte
dell’Ammiraglio—, mentre gli ultimi due sono
le cattedrali, con i rispettivi chiostri, di
Monreale e Cefalù, localizzate. fuori dal
capoluogo siciliano, la prima a solo 2 km, e
l'altra a circa 70 km di
distanza.
(massimo
barzizza / puntodincontro.mx)
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