17
marzo
2017
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Il Consiglio dei Ministri si è riunito in
mattinata ed ha approvato il decreto legge
per l'abolizione dei voucher, i buoni lavoro
da 10 euro lordi (7,5 euro netti) che
servivano (e serviranno ancora durante un
periodo di transizione) per pagare le
prestazioni accessorie.
Negli ultimi tempi avevano registrato un
grande boom, tanto da finire nel mirino
della critica, come una nuova frontiera del
precariato, e della Cgil, che aveva ottenuto
per il 28 maggio un referendum per votare la
loro abolizione.
Proprio in seguito alla pressione del
sindacato e alle minacce di carattere
politico che il referendum implicava, dopo
aver esplorato la via di strette e
correttivi, il governo si è mosso verso la
soluzione più drastica: l'eliminazione
totale dei buoni.
La soppressione partirà operativamente dal 1
gennaio 2018 per consentire l'esaurimento
dei voucher già acquistati.
Il governo ha inserito nel testo anche le
nuove norme sugli appalti, per recuperare il
principio di solidarietà tra committente e
appaltatore, in modo da disinnescare anche
il secondo quesito referendario che era
stato posto dalla Cgil.
(massimo barzizza /
puntodincontro.mx)
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