20 settembre 2017
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Un sisma di
magnitudo 7.1 ha scosso fortemente ieri
Città del Messico il giorno del 32°
anniversario del potente terremoto che
provocò migliaia di morti nella capitale del
Paese il 19 settembre 1985.
Il Servizio
Sismologico Nazionale (SSN) ha riferito che l'epicentro del movimento tellurico,
registratosi alle 13:14, si è verificato a 12
km
a sud est di Axochiapan, nello
Stato di Morelos,
ad una distanza di 120 km
dalla capitale e ad una profondità di 57 chilometri.
Il
coordinatore nazionale per la protezione civile
del Ministero degli Interni, Luis Felipe Puente,
ha riferito che alle ore 9:00 di mercoledì 20
settembre, le persone che hanno perso la vita
sono 225. Il funzionario ha riferito che i morti
sono 94 a Città del Messico, 71 nello Stato di
Morelos, 43 nello Stato di Puebla, 12 nello
Stato del Messico, 4 nel Guerrero e 1 nello
Stato di Oaxaca.
Nella capitale del Paese,
uno dei casi più drammatici si è verificato
nella scuola Enrique Rébsamen,
all'angolo di División
del Norte e Calzada de las Brujas, Colonia Coapa,
dove —secondo dati della Commissione Nazionale
per la Sicurezza e la Delegazione Tlalpan— sono
stati registrati finora 28 decessi,
principalmente di bambini e adolescenti, e il
salvataggio di 11 persone vive. Si cercano
ancora tre dispersi.
Edifici crollati in
una zona condominiale situata nei pressi di
Calzada del Hueso, a Città del Messico..
Al
momento partecipano alle operazioni di soccorso
nella Capitale e negli Stati colpiti dal sisma
4.169 elementi del Ministero della Difesa
Nazionale (Sedena), 3.525 della Marina e 20.057
della Polizia Federale, tutti addestrati per
questo tipo di disastro.
Il
sindaco di Città del Messico, Miguel Angel
Mancera, ha riferito che sono 38 gli edifici
crollati nella megalopoli e almeno 52 persone
sono state salvate in vita dalle macerie.
Il
Capo della Cancelleria Consolare dell'Ambasciata
d'Italia a Città del Messico, Paolo Epifani, ha
confermato a Puntodincontro alle ore 12:45 del
pomeriggio di oggi che fino a questo momento non
ci sono cittadini italiani
coinvolti.
Il
premier Paolo Gentiloni ha inviato via Twitter
il seguente messaggio: «Pensieri rivolti al
Messico, Paese amico colpito dal terremoto.
Italia vicina alle vittime e pronta a aiutare
nei soccorsi».
(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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