Messico e Italia collaborano per proteggere il patrimonio culturale e artistico.

 

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18 maggio 2017 - In base all'accordo siglato lo scorso gennaio tra il Corpo di Gendarmeria della Polizia Federale messicana e l'Arma dei Carabinieri italiana, rappresentanti di entrambe le organizzazioni hanno partecipato ad una riunione di lavoro in cui, assieme a funzionari degli istituti di Antropologia e Storia (INAH) e delle Belle Arti e Letteratura (INBAL), hanno condiviso esperienze al fine di rafforzare le azioni binazionali in materia di tutela e salvaguardia del patrimonio culturale.

L'incontro si è svolto presso il Museo Nazionale di Antropologia di Città del Messico e si è focalizzato sul quadro giuridico che, in Messico e in Italia, protegge il patrimonio culturale di tipo storico, archeologico, paleontologico e artistico.

È stato sottolineato che grazie ad alcune norme messicane —come la legge federale del 1972 sui Monumenti e le Zone Archeologiche, Artistiche e Storiche— e ad accordi firmati con l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura (UNESCO) e l'Organizzazione internazionale della polizia criminale (Interpol), si mantiene comunicazione costante su questioni quali l'identificazione, la custodia e la restituzione reciproca dei beni culturali provenienti illegalmente da entrambi i Paesi.

A questo proposito è stato citato il caso della restituzione di 12 pezzi archeologici che nel mese di ottobre 2016 sono stati recuperati dai Carabinieri in Italia e consegnati all'INAH lo scorso dicembre.

I dirigenti della Gendarmeria e la delegazione di esperti italiani hanno inoltre segnalato che un altro obiettivo dell'accordo è l'organizzazione e realizzazione di programmi di formazione per mezzo dei quali i Carabinieri possano ricevere corsi impartiti da specialisti dal INAH e dell'INBAL. Queste azioni verranno successivamente replicate in Italia.

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)