22 gennaio 2017
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La mostra “Leonardo e il
volo” —ai Musei Capitolini di Roma, a cura
di Giovanni Saccani e Claudio Giorgione—
annuncia le celebrazioni del
cinquecentenario della morte del genio del
Rinascimento, avvenuta il 2 maggio del 1519.
Il protagonista
dell'esposizione è un quaderno di 18 carte e
due copertine, di piccole dimensioni, 154 x
213 mm: il Codice sul volo degli uccelli
vergato di proprio pugno dal Da Vinci.
All'interno, progetti, appunti in scrittura
speculare e schizzi sulla fisionomia di
questi animali (il nibbio in particolare),
sulla resistenza dell'aria e sulle correnti,
accompagnati da disegni meccanici e
architettonici.
Il testo, datato 1505,
arriva dalla Biblioteca Reale di Torino,
dove è abitualmente custodito, ed era già
stato presentato al Palazzo delle Belle Arti
di Città del Messico nell'estate del 2015,
in occasione dell'esposizione “Leonardo Da
Vinci e l'idea della bellezza”, assieme ad
altri pezzi originali del genio
rinascimentale.
Nel Codice di Leonardo c'è
tutta la scienza del volo, lo studio
minuzioso dei principi aerodinamici, il volo
librato e quello battente, che secoli dopo
ha portato l'uomo nei cieli, con l'impresa
dei fratelli Wright nel 1903, poi nello
spazio.
(massimo barzizza / puntodincontro.mx)
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