Studi sulla criminalità messicana all'Universita Statale di Milano.

 

bullet

Lee este artículo en español.

 

24 gennaio 2017 - Nando dalla Chiesa —scrittore, sociologo, docente ed ex-sottosegretario di Stato del Ministero dell'Istruzione— ha presentato nei giorni scorsi a Milano il primo dottorato di ricerca sulla criminalità organizzata, lanciato all'Università Statale del capoluogo lombardo davanti ad alcuni membri della Commissione parlamentare antimafia. Si tratta di un programma unico in Italia, «un punto di arrivo» —ha spiegato dalla Chiesa— «di un percorso partito nel 2008 con il corso di Sociologia della criminalità organizzata».

Il primo classificato dei 24 giovani che hanno partecipato, con i loro progetti di ricerca, alla selezione per il dottorato —per il quale sono disponibili sei posti, di cui cinque con borse di studio cofinanziate per un triennio dalla commissione stessa, dall’ateneo e dalla Regione Lombardia— è stato Thomas Aureliani, specializzato nel tema del narcotraffico tra gli Stati Uniti e il Messico.

«Sono stato in Messico due settimane nel 2015 —racconta— con l’associazione Libera. Ho intervistato giornalisti, politici, attivisti e vittime». Da quell’esperienza è nata l’idea del progetto di dottorato che ha presentato, con un focus sulla resistenza civile e i movimenti antimafia nel Paese latinoamericano. Thomas è impegnato nella lotta alla criminalità anche nel tempo libero: «Faccio parte della redazione della rivista “Stampo antimafioso” e collaboro con Wikimafia». In futuro? «Mi piacerebbe tornare in Messico per fare ricerca. E poi rimanere nell’ambito accademico».

Gli altri progetti selezionati (attraverso un bando nazionale) approfondiscono le infiltrazioni mafiose nella gestione dei centri di accoglienza per migranti, la sostituzione criminale nella malavita bergamasca, il concorso esterno in associazione mafiosa e la norma dello scioglimento dei consigli comunali per mafia.

ARTICOLI CORRELATI
bullet Clicca qui per leggere gli altri articoli della sezione “Scienza e tecnologia”

 

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)