19 aprile 2017
- «Sostenuta da un progetto originale, di
elevato valore culturale, di grande respiro
umanitario, fortemente e generosamente
orientato all’inclusione, alla formazione
permanente, alla creazione di capacità e di
cittadinanza, senza trascurare la
valorizzazione del patrimonio e delle
produzioni artistiche contemporanee». Con
questa motivazione la giuria, presieduta da
Stefano Baia Curioni, ha deciso lo scorso 31
gennaio di assegnare alla città di Palermo
la qualifica di “Capitale della cultura
2018”.
Il ministro dei Beni culturali Dario
Franceschini si è congratulato con tutti i
sindaci delle altre città candidate per
«aver fornito un dossier approfondito,
capace di raccontare le bellezze di ogni
territorio».
I sindaci erano stati invitati in Sicilia da
un soddisfatto Leoluca Orlando. Per il primo
cittadino palermitano «questo è un
riconoscimento che conferma lo straordinario
periodo di rinascita della nostra città. Una
città piena di ricchezze e potenzialità, che
punta sempre sull’accoglienza e
sull’integrazione sociale», ha aggiunto. Una
Palermo capoluogo di una Sicilia da sempre
cerniera tra Europa e Maghreb. Questo premio
incrementerà ancor di più la presenza di
turisti», ha concluso Orlando.
Del maggior afflusso di turisti ne sono
certi anche il presidente della Regione,
Rosario Crocetta, ed Anthony Barbagallo,
assessore al Turismo della Regione. Per
quest’ultimo non si devono «deludere le
aspettative di chi sceglie Palermo e la
Sicilia non soltanto per il patrimonio
artistico-culturale, ma anche per le
bellezze paesaggistiche e le piacevolezze
enogastronomiche».
Felice anche Fabrizio Micari, rettore
dell’Università di Palermo: «Dobbiamo essere
tutti orgogliosi di questo titolo, perché
frutto di un lavoro di squadra».
Momento magico dunque per una Palermo già
insignita del titolo di “Capitale italiana
dei giovani” e scelta per ospitare la
biennale d’arte contemporanea “Manifesta 12”
nel 2018.
Palermo succederà a Pistoia come capitale
della cultura.
(francesco patti / puntodincontro.mx /
adattamento e traduzione in spagnolo di massimo
barzizza)
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