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“Roma”, di Cuarón, vince il Leone d'oro fra le polemiche.

 

 

 

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10 settembre 2018 - Il Leone d’oro di Venezia è andato —per decisione unanime— a “Roma”, del regista messicano Alfonso Cuarón. Il film in bianco e nero, pieno di ricordi e sentimenti, aveva conquistato critici e pubblico ed era dato come favorito.

La commissione internazionale del concorso —presieduta da un altro messicano, Guillermo del Toro, vincitore lo scorso anno del Leone d’Oro con “La forma dell’acqua” e poi trionfatore agli Oscar— ha dunque confermato le previsioni, assegnando il premio principale del festival al lungometraggio targato Netflix. «Per punti di vista e motivazioni diverse, [il film] ha fulminato tutti», ha detto il regista, sceneggiatore e scrittore Paolo Genovese, uno dei nove membri del giurato.

Non tutti, però, hanno condiviso il verdetto. In un comunicato stampa, diffuso subito dopo l’annuncio del vincitore, si legge: «L’ANAC (Associazione Nazionale Autori Cinematografici) insieme a FICE (Federazione Italiana Cinema d’Essai) e ACEC (Associazione Cattolica Esercenti Cinema), in coerenza con quanto dichiarato in occasione della conferenza stampa della Mostra nel mese di luglio a Roma, ribadiscono la loro contrarietà circa la scelta di aver inserito nel concorso di Venezia alcuni film non destinati alla visione in sala, diversamente da quanto ha deciso il festival di Cannes. Nel pieno rispetto delle scelte della giuria, presieduta da Guillermo del Toro, e senza nulla togliere all’alta qualità del film “ROMA” di Alfonso Cuarón, vincitore del Leone d’Oro, ANAC, FICE e ACEC ritengono iniquo che il marchio della Biennale sia veicolo di marketing della piattaforma NETFLIX che con risorse ingenti sta mettendo in difficoltà il sistema delle sale cinematografiche italiane ed europee».

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(massimo barzizza / puntodincontro.mx)