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5 novembre 2019 - Frida. Viva la vida, docufilm del regista e fotografo pugliese Giovanni Troilo, verrà presentato in anteprima alla 37ª edizione del Torino Film Festival nella sezione Festa Mobile —la data esatta verrà annunciata alla conferenza stampa di presentazione del programma, prevista il prossimo 14 novembre— per poi approdare nelle sale italiane in esclusiva il 25, 26, 27 novembre.

Il film, prodotto da Ballandi Arts e Nexo digital in collaborazione con Sky Arte e con la partecipazione straordinaria di Asia Argento, racconta, per quanto è possibile, questa icona pop che sembra aver vissuto tre vite. E questo in un lungo viaggio tra le opere, ma anche le fotografie, i vestiti e gli oggetti personali della Kahlo, con la colonna sonora originale di Remo Anzovino.

Colpita dalla poliomielite a sei anni e vittima poi di un incidente stradale che la lascerà invalida a diciotto, Frida affrontò ben 32 operazioni e convisse sempre con dolori atroci che la perseguitarono fino alla morte.

Nonostante questo, grazie alla sua pittura e ai suoi scritti, al suo modo di vestire, al suo stile inconfondibile, nel corso degli anni la Kahlo è diventata un modello di riferimento, un'icona capace di influenzare artisti, musicisti, stilisti.

Asia Argento in Frida. Viva la vida conduce lo spettatore alla scoperta dei due volti della pittrice, seguendo un fil rouge dato dalle stesse parole dell'artista e tratto da lettere, diari e confessioni private.

Si scoprirà così come l'opera della pittrice affondi le sue radici sia nella pittura tradizionale dell'800, nei retablos messicani, che nell'arte e nell'impegno di uomini del suo tempo, dal compagno di una vita, Diego Rivera (da lei sposato due volte), a Trotsky. Del resto, dopo la rivoluzione del 1910, il Messico aveva provato a riscoprire le proprie origini attraverso l'iconografia pre-colombiana in cui anche Frida esplorò l'identità degli opposti come dolore e piacere, tenebre e luce, vita nella morte e morte nella vita.

Nel documentario sarà possibile vedere per la prima volta fotografie, vestiti e altri oggetti personali di Frida conservati negli archivi del Museo Frida Kahlo normalmente non accessibili al pubblico, oltre alle stampe originali delle fotografie scattate da Graciela Iturbide durante l'apertura del bagno di Frida nel 2004.

Frida. Viva la Vida, propone un viaggio in sei capitoli alla ricerca di Frida, nel cuore del Messico, tra cactus, scimmie, cervi e pappagalli, alternando interviste esclusive, documenti d'epoca, ricostruzioni e opere della stessa Kahlo, tra cui gli autoritratti più celebri (da quello con Diego Rivera del 1931 alle Due Frida del 1939, da La colonna spezzata del 1944 al Cervo ferito del 1946).

Ecco, infine, l'ultima frase scritta sul suo diario: «Spero che l'uscita sia gioiosa e spero di non tornare mai più».

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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