ECONOMIA E FINANZA
 

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11 aprile 2019 - Aumenta il peso del fisco sui salari in Italia, in controcorrente rispetto alla media del mondo industrializzato. Nel 2018, nella Penisola, l’insieme di tasse sul reddito e di contributi sociali è salito di 0,2 punti raggiungendo il 47,9% per il lavoratore medio single.

Come si indica nel rapporto Taxing Wages 2019 —pubblicato oggi dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) guidata dal messicano José Ángel Gurría—, quello dello Stivale è il terzo prelievo più alto tra i 36 Paesi membri, superato solo dal Belgio (52,7%) e dalla Germania (49,5%), a fronte di una media Ocse del 36,1%, in calo di 0,16 punti.

Va ancora peggio, in termini relativi, per le famiglie monoreddito con due bambini: il cuneo fiscale in Italia, pari al 39,1%, è il secondo più alto dell’Ocse, superato solo da quello della Francia (39,4%), decisamente al di sopra della media dei Paesi industrializzati, che è del 26,6%.

Le nazioni con il livello più basso in assoluto sono il Cile (7%), seguito da Nuova Zelanda (18,4%) e Messico (19,7%) nel caso del lavoratore single e la Nuova Zelanda (1,9%), davanti a Cile (7%) e Svizzera (9,8%) per la famiglia monoreddito con due figli (in terra azteca non sono previste detrazioni per familiari a carico).

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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