ECONOMIA E FINANZA
 

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30 maggio 2019 - In Italia nel 2018 il settore della birra ha fatto registrare un aumento dei volumi della produzione e del consumo pro-capite.

È quanto emerge dal rapporto annuale di AssoBirra, l'associazione che rappresenta le principali marche italiane e il 90% della produzione.

L'anno scorso il consumo di birra in Italia è aumentato del 3,2%, passando dagli oltre 19 milioni di ettolitri del 2017 ad oltre 20 milioni. In aumento anche il consumo pro-capite (+3,4%) che si è attestato a 33,6 litri. Cresce anche la produzione nazionale (+4,7%), con l'Italia che si posiziona al nono posto in Europa per i volumi mentre è quinta per il numero di birrifici. Segno positivo anche per le esportazioni, che hanno raggiunto il massimo storico superando il tetto dei 3 milioni di ettolitri, in aumento del 6,6%.

Cresce infine l'occupazione con 700 unità in più in un settore che conta 140 mila lavoratori.

Si registra un vero e proprio boom dei micro birrifici che sono 862, per una produzione di 504.000 ettolitri, in crescita del 4,3%.

Il Messico tra i big mondiali

In Messico —il principale esportatore di birra del pianeta, con il 20% delle spedizioni globali— la produzione nazionale ha avuto un 2018 di grandi risultati, con una crescita del 9% rispetto al 2017, raggiungendo i 120 milioni di ettolitri. Di questi, 40 milioni sono stati esportati, principalmente negli Stati Uniti (74%), con la Cina al secondo posto (4%), seguita dal Regno Unito (3%), dall'Australia e dalla Colombia (entrambe con il 2%).

Il consumo pro capite è di 65 litri all'anno, quasi il doppio di quello che bevono gli italiani. Si stima che 88 mila lavori diretti e circa 800 mila indiretti siano generati in Messico grazie all'industria della birra.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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