ITALIA IN MESSICO
 

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21 settembre 2019 - Due anni dopo i terremoti del 7 e 19 settembre 2017, la ricostruzione del patrimonio culturale danneggiato in Messico è al 42% per i duemila 340 edifici colpiti in 11 Stati del Paese.

Alla conclusione dei lavori nei primi 990 immobili sono già stati stanziati i fondi per intervenire sui restanti 1.350. L'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) ha riferito che sono in corso 565 interventi di restauro e sono pronti gli studi per altri 785 fabbricati.

Due di questi studi provengono dall'Università degli Studi Roma Tre, che ha consegnato alcuni giorni fa i progetti per il restauro dell'ex convento agostiniano dell'Immacolata Concezione (nella foto principale), a Zacualpan de Amilpas, Morelos —dal 1994 iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale della UNESCO— e il tempio della Gualupita, sul Cerro del Sacromonte, a ovest di Amecameca, nello Stato del Messico.

L'antropologo Diego Prieto Hernández, direttore generale dell'INAH, ha sottolineato l'importanza di questa collaborazione, che «sarà» —ha affermato— «un'opportunità per costruire conoscenza universale in relazione al restauro di questi beni».

Simone Landini, incaricato d'Affari dell'ambasciata d'Italia in Messico, ha affermato che il costante scambio di informazioni tra i due Paesi conferma la natura strategica della cooperazione nel settore culturale, nonché nella protezione e nel recupero del patrimonio.

Entrambi i progetti di restauro —a cui, nei prossimi mesi, si aggiungerà quello dell'ex convento francescano di San Juan Bautista, a Tetela del Volcán, Morelos, anch'esso iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'Unesco— sono il risultato di quattro missioni svolte da studenti e docenti di Roma Tre, coordinati dalla messicana María Margarita Segarra Lagunes, del Dipartimento di Architettura dell'ateneo romano.

Segarra ha spiegato che i progetti consegnati all'INAH combinano il recupero della tradizione costruttiva e dei materiali locali con la vasta esperienza tecnica e le soluzioni innovative che sono state applicate negli edifici storici in Italia, «un Paese che, come il Messico, è strutturalmente sismico».

Cappella della Gualupita nel Sacromonte di Amecameca (XVI-XIX secolo)

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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