9 dicembre 2019 - Dopo aver sentito stamattina i commenti della Senatrice Francesca Alderisi e delle Onn. Francesca La Marca e Fucsia Nissoli —le parlamentari che rappresentano la ripartizione America del Nord e Centrale—, nonché di Paolo Epifani —capo della Cancelleria Consolare dell'Ambasciata d'Italia in Messico—, non rimangono dubbi sulla poca chiarezza della situazione delle elezioni per il rinnovo dei 101 Comitati degli Italiani all'Estero (Comites) nel mondo, previste per la fine del primo quadrimestre del 2020.

Nel bilancio della Farnesina non c’è traccia delle risorse necessarie per lo svolgimento delle votazioni. Sono stati presentati alcuni emendamenti per risolvere questa situazione, che però non hanno ancora ricevuto risposta.

Inoltre, il 12 gennaio scade il termine per depositare la richiesta di referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari, che potrebbe essere indetto su domanda di un quinto dei membri di una Camera (65 senatori o 126 deputati). Ad oggi si contano già ben 52 firme raccolte al Senato. A questo proposito, il Direttore Generale per gli italiani all'estero, Luigi Maria Vignali, ha fatto sapere che «se [il referendum] si fa in primavera, slitteranno le elezioni Comites poiché diventa troppo complicato gestire le due cose all’estero».

Potrebbe arrivare nei prossimi giorni anche la risposta ad una interrogazione rivolta sullo stesso argomento al ministro degli Esteri Luigi Di Maio dall'On. Nissoli.

Il Consolato in Messico è in attesa di informazioni dal Ministero.

Non avremo quindi nessuna certezza fino almeno a metà gennaio e la congiuntura non può che far risorgere i timori di una ripetizione di quanto gli italiani all'estero hanno già vissuto in un passato non troppo lontano.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)