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8 marzo 2020 (ore 09:09) - Una singolare forma di protesta in Messico metterà in evidenza oggi la spirale di violenza contro le donne in occasione delle commemorazioni dell'8 marzo.

L'idea di coprire le statue sacre femminili è venuta alla parrocchia dei santi Cosme e Damián della capitale, un gesto simbolico a sostegno dei diritti delle donne e per attirare l'attenzione sul vasto fenomeno della violenza. A poco a poco l'iniziativa si è sviluppata ed è stata adottata anche in altre chiese.

Padre José de Jesús Aguilar, vicedirettore della radio e della televisione dell'arcidiocesi di Città del Messico ha detto in una nota: «Sosteniamo fortemente le donne. Si tratta di un sostegno alla loro dignità più profonda e non significa in alcun modo che siamo a favore dei gruppi pro-aborto o di qualsiasi movimento politico».

Oggi ci sarà una grande marcia e per domani, lunedì 9 marzo, è stato indetto uno “Sciopero nazionale delle donne”.

L'obiettivo è che non ci siano rappresentanti femminili negli uffici o nelle scuole, nei ristoranti, nei negozi e perfino nei trasporti pubblici. L'idea è presentare, per un giorno, un Paese senza donne. La proposta è nata dai gruppi di femministe, ma ha ottenuto l’appoggio di molte istituzioni che hanno deciso di unirsi all'iniziativa per mandare un messaggio pubblico e vigoroso. L'adesione sembra avere superato barriere di ceto sociale, razza, gruppo politico o livello economico.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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