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I vincitori del Premio Strega 2020

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5 luglio 2020 (ore 15:59) - Con il racconto “Il colibrì”, Sandro Veronesi si è aggiudicato quest'anno per la seconda volta il premio Strega, dopo la vittoria del 2006 con Caos Calmo. Uguaglia così il primato di Paolo Volponi (1924-1994), che ottenne il primo posto del concorso nel 1965 e nel 1991. Il volume, pubblicato in Italia da La Nave di Teseo, era già stato votato come “Libro del 2019” nella Classifica di Qualità della rivista La Lettura del Corriere della Sera. La casa editrice Anagrama ha annunciato che a ottobre pubblicherà la versione in spagnolo.

Dall'alto a sinistra: Sandro Veronesi, Gianrico Carofiglio, Valeria Parrella,
Arturo Ferrari, Daniele Mencarelli e Jonathan Bazzi

Veronesi propone in questa storia un parallelismo tra il minuscolo volatile da cui prende il titolo —capace di rimanere sospeso a mezz'aria— e il protagonista Marco Carrera, soprannominato colibrì dalla madre a causa della sua bassa statura.

La vita di Marco è caratterizzata dalle perdite e dal dolore e il suo passato sembra trascinarlo sempre più a fondo, come un mulinello d'acqua. Ma lui non precipita: in un movimento frenetico per rimanere saldo, fermo e, anzi, risalire, è capace di straordinarie acrobazie esistenziali. Lo scrittore fiorentino costruisce attorno alla trama un mondo intero, una galleria di personaggi indimenticabili, un'architettura romanzesca perfetta come i meccanismi di un orologio, che si muove tra i primi anni '70 e il nostro futuro prossimo.

Con 200 voti Veronesi ha battuto “La misura del tempo”, di Gianrico Carofiglio (Einaudi), fermo a 132. Mai scontata, mai banale, la sua storia si legge in un attimo e, in certi tratti, è anche capace di emozionare. Iacopo Cardaci è un ragazzo accusato dell'omicidio di uno spacciatore ed già stato condannato in primo processo. Sua madre è una vecchia fiamma dell'avvocato Guerrieri e gli si rivolge per il processo in appello. Incapace di dirle di no e resosi conto dell'inefficacia della difesa che lo ha preceduto, Guerrieri decide di prendere in carico questo lavoro, nonostante sia chiaro fin da subito che le speranze di ribaltare la sentenza siano ridotte al minimo.

Valeria Parrella si è piazzata al terzo posto (86 voti) con Almarina (Einaudi), la storia di un incontro speciale tra due donne nel carcere di Nisida. Ragazzo italiano (Feltrinelli), romanzo d'esordio di Arturo Ferrari, è arrivato quarto con 70 voti. Il quinto posto, con 67 suffragi, è andato a Daniele Mencarelli, con “Tutto chiede salvezza”, (Mondadori), mentre Jonathan Bazzi con “Febbre” (Fandango) è giunto sesto con 50 preferenze.

La Dante Alighieri di Città del Messico ha partecipato alla selezione che ha definito i 6 finalisti di questa 74ª edizione del Premio Strega, il riconoscimento letterario più prestigioso d'Italia. «Siamo contenti di sapere che 4 dei libri da noi più votati sono stati tra i 6 migliori», ha commentato Mauro Valdés Falco, socio da anni della Dante e membro del Presidio Letterario messicano.

Minoranza femminile nei premi letterari

La scrittrice torinese Elena Loewenthal, intervistata dal quotidiano La Stampa, ha sottolineato: «La minoranza femminile nei premi è marcata, anche se le donne scrivono e leggono di più. Speriamo nel prossimo futuro di essere più presenti sui palchi dei grandi riconoscimenti letterari».

(puntodincontro.mx)

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