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Pil, stime 2020: Italia -9,5% Messico -7,5% Remo'sPrinselAsiagoAmbasciata d'Italia in Messico

6 maggio 2020 (ore 13:25) - Il commissario dell'Unione europea all'economia, l'ex premier italiano Paolo Gentiloni, ha presentato oggi le prime previsioni economiche dallo scoppio dell'emergenza sanitaria.
«Tra i Paesi più grandi, l'Italia è stata colpita per prima e con più forza. Con le misure di contenimento che ora cominciano ad essere rimosse gradualmente, l'economia inizierà la ripresa dalla seconda metà del 2020. Ciononostante, si prevede che la ripresa del Bel Paese prenderà più tempo che nelle altre nazioni», ha detto.

La pandemia e il confinamento spingeranno l'economia italiana in una «profonda recessione», con una «rimbalzo tecnico nella seconda metà del 2020», sostenuto dalle misure del Governo, e una «parziale ripresa» nel 2021.

Secondo le stime economiche della Commissione Ue —basate su una «ripresa delle attività economiche da maggio», con «graduale normalizzazione»— il Pil italiano subirà una contrazione del 9,5% quest'anno, e rimbalzerà del +6,5% l'anno prossimo.

Nel 2019 il deficit italiano all'1,6% ha segnato uno «storico livello basso», ma nel 2020 «il coronavirus lo spingerà all'11%». Nel 2021 calerà al 5,5%. Il debito, invece, «stabile» al 134,8% nel 2019, «raggiungerà il 159% nel 2020 e scenderà al 153,5% nel 2021, principalmente per dinamiche del Pil». L'avanzo primario —la differenza tra le entrate e le spese dell'amministrazione pubblica, escluse le spese per interessi— sarà «negativo per la seconda volta dall'adozione dell'euro, pesando fortemente sul debito nel 2020».

Nel 2020 sarà la Grecia, tra i Paesi Ue, a registrare il maggiore crollo del Pil con una flessione del 9,7% ma l'Italia si piazzerà comunque in seconda posizione. Al terzo posto la Spagna (-9,4%) mentre la Francia registrerà il quinto maggior calo (-8,2%). La Germania dovrebbe invece cavarsela con una flessione del 6,5%, classificandosi 18ma nell'Ue dove sarà la Polonia (-4,3%) a subire il danno minore.

Per quanto riguarda il Messico, gli effetti negativi del coronavirus hanno indotto 28 specialisti consultati da Citibanamex a stimare, in media, che il PIL si contrarrà del 7,5 percento quest'anno.

La previsione più pessimistica è stata quella di Valmex, che prevede un calo del 9,7%, seguito da Credit Suisse (-9,6%) e Citibanamex (-9%).

Le stime più ottimistiche sono quelle fornite dal Grupo Financiero Ve Por Más (BX+) ed Epicurus Investments, con un calo rispettivamente del 4,2 e del 4,9 per cento.

Si prevede un rimbalzo del +2,5% per il 2021, secondo la media del consenso.

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)

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