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Crolla il prezzo del petrolio. Borse a picco. Remo'sPrinselAsiagoAmbasciata d'Italia Città del Messico

9 marzo 2020 (ore 03:11) - L'epidemia di Covid-19 e il braccio di ferro tra Russia e Arabia Saudita mandano a picco la quotazione del petrolio Wti, crollata stamattina del 30% a 29,4 dollari al barile, ai minimi dal 2016.

A spingere al ribasso il mercato è stata la decisione di Riad —che garantisce il 12% dell'estrazione mondiale— di tagliare di 6-8 dollari il prezzo al barile e di aumentare a 10 milioni di barili al giorno dal prossimo aprile la sua produzione, con la possibilità di salire a 12 milioni.

Queste misure sono il risultato dell'insuccesso della riunione dell'Opec della scorsa settimana, convocata per decidere possibili tagli alla produzione, destinati a sostenere il valore dell'oro nero.

L'Arabia e i paesi del Golfo avevano proposto di ridurre di 1,5 milioni di barili la disponibilità sul mercato. La Russia però —che non fa parte direttamente dell'organizzazione dei Paesi produttori ed è stata messa di fronte al fatto compiuto— ha detto di no, scatenando il terremoto che sta regalando oggi ai mercati il peggior crollo dal 1991, all'epoca della guerra del Golfo.

La decisione saudita di inondare il mondo di greggio a basso prezzo ha un obiettivo chiaro: provare a mettere alle corde Mosca (e la sua economia che dipende molto dal petrolio) per costringerla a tornare al tavolo delle trattative e concordare un calmieramento dell'offerta.

La Russia ha bisogno di un prezzo del barile superiore ai 40 dollari per riuscire a generare un attivo di bilancio.

In Italia la Borsa di Milano affonda e perde oltre il 9%, mentre lo spread tra Btp e Bund tedeschi sfiora i 220 punti base. In Messico il peso perde oltre il 4% rispetto al dollaro statunitense e raggiunge quota 21,40

(puntodincontro.mx)

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