15 marzo 2020 (ore 14:16) - Gli archeologi ritengono che la zona di Lacanjá Tzeltal fosse la capitale del regno di Sak Tz’i’, situato nell’attuale Stato del Chiapas, nel sud-est del Messico. Il complesso urbano venne fondato tra il 750 e il 450 a.C. e la civiltà che ospitò ebbe una durata di oltre 1.000 anni.

Charles Golden, professore di archeologia all’Università statunitense di Brandeis, in collaborazione con Andrew Scherer, ricercatore della Brown University e un gruppo di scienziati provenienti da Messico, Canada e Stati Uniti, hanno iniziato una serie di scavi nel sito.

I ricercatori hanno pubblicato i risultati sul Journal of Field Archaeology e c’è una scoperta che merita una menzione speciale: un tesoro di monumenti Maya, uno dei quali ha un’importante iscrizione che descrive rituali e battaglie, tra cui un mitico serpente d’acqua e la danza di un dio della pioggia. Sono state rinvenute anche alcune rovine di piramidi, un palazzo reale e un campo di calcio mesoamericano.

Unità architettoniche nella metà nord-orientale di Lacanjá Tzeltal

Si cercavano prove dell'esistenza di Sak Tz’i’ dal 1994, dopo aver scoperto riferimenti a questo regno nelle iscrizioni trovate in altri siti di scavo. La città viene menzionata anche in alcune sculture esposte in musei di altri Paesi del mondo.

Il regno di Sak Tz’i’ non era il più potente dei regni Maya, e le sue rovine sono più modeste rispetto ai siti archeologici più famosi, come Chichén Itzá e Palenque. I popolani vivevano in campagna, raccoglievano una grande varietà di colture e producevano ceramiche e strumenti di pietra. Golden e i suoi collaboratori hanno trovato tracce di quello che probabilmente era il mercato della città.

All’estremità nord-est degli scavi sono state scoperte le rovine di una piramide alta circa 13,7 metri, tra le varie strutture circostanti che sarebbero residenze d’élite e centri di riti religiosi.

Posizione del sito archeologico di Lacanjá Tzeltal

(massimo barzizza / puntodincontro.mx)