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Collaborazione Italia-Messico per tutelare siti archeologici

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21 ottobre 2020 (ore 19:21) - I siti archeologici del Messico, patrimonio dell’Unesco, saranno salvaguardati grazie alla tecnologia italiana messa in campo da Leonardo, sulla scorta di quanto già fatto nel Bel Paese, per esempio al Parco archeologico di Pompei e al Colosseo.

Un webinar, promosso dall’Iila (Istituto italo-latino americano), dedicato alle possibilità di collaborazione internazionale per la salvaguardia dei siti archeologici mondiali patrimonio dell’Unesco, si è svolto il 20 ottobre 2020, alla presenza del ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, di ministri, ambasciatori e direttori dei musei di tutti i Paesi dell’America Latina, di rappresentanti del Comando dei Carabinieri – Tutela dei Beni Culturali, del presidente dell’Agenzia spaziale italiana (Asi), Giorgio Saccoccia e del vice-responsabile della missione COSMO-SkyMed dell’Asi, Maria Libera Battagliere.

Nel corso del collegamento online, Leonardo ha annunciato che esporterà la sua competenza, in termini di esperienza e tecnologie, per proteggere il patrimonio archeologico del Messico, dove sono presenti molti siti dell’UNESCO. Il Messico è, dunque, il Paese prescelto per l’avvio del progetto pilota per il monitoraggio e la protezione dei siti del patrimonio mondiale al di fuori del confine italiano, in linea con quanto già realizzato in Italia.

Il ministro Franceschini ha sottolineato come si debba usare la cultura come strumento di dialogo tra i Paesi. «La tecnologia apre orizzonti sconfinati di collaborazione» – ha detto – «da un lato ci permette di visitare virtualmente i musei online e allo stesso tempo la tecnologia fornisce gli strumenti per la loro protezione».

«In Messico» —ha sottolineato il direttore generale dell’Istituto nazionale di Antropologia e Storia, Diego Prieto Hernández— «abbiamo 35 siti riconosciuti dall’UNESCO e molte vestigia archeologiche. Ringrazio i rappresentanti di Leonardo con cui già parliamo da qualche giorno per capire in che modo poter collaborare sulle tecnologie per la sicurezza dei siti archeologici e museali. Oggi abbiamo parlato anche della possibilità di partecipare con Leonardo a progetti fondamentali per la vigilanza e l’identificazione dei rischi e del controllo territoriale con l’utilizzo di tecnologie che hanno grande successo e che anche noi vorremmo utilizzare rispetto a progetti che hanno a che vedere con la popolazione Maya. Vorremmo rafforzare la nostra attività di mappatura dei rischi a partire dall’utilizzo di queste tecnologie».

(puntodincontro.mx)

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