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10 novembre 2011. - Come si fa a parlare dell'undici? È un numero primo, tra
le cifre simboliche è indicato come «la dozzina del diavolo» e chi la sa
lunga sui significati di questa delicata disciplina, dedotta dai pitagorici,
assicura che dopo il 10 la sfortuna si accanisce. Altri, però, lo
considerano simbolo di rinascita. Dopo quel 10 saccente e pieno, finalmente
le carte si rimescolano. Domani, neanche a farlo apposta, sarà l'11/11/11 e,
fatale combinazione, alle 11, 11 minuti e 11 secondi si creerà il più lungo
palindromo con l'1.
Già, palindromo. Vale a dire una sequenza di caratteri che, letta a rovescio,
rimane identica (dal greco palin, indietro, e drómos , corsa). La storia non
vi convince? Chi scrive è leggermente preoccupato e non vorrebbe trovarsi
alle 11, 11, 11 in un luogo sgradevole o con problemi in corso. Parafrasando
Benedetto Croce, val sempre la pena ricordare che tali congetture non
esistono, ma è bene tenerne conto. E poi la concatenazione è capitata
soltanto una volta, e con più forza, nel 1111: fu in quell'anno che Enrico V
fece imprigionare papa Pasquale II per ottenere il diritto di investitura e
l'incoronazione imperiale, inoltre morì il filosofo al-Ghazali. Aveva 53
anni. Qualcuno, con un pizzico di perfidia, sosterrà che non si era
cautelato a sufficienza da talune forze evocate. Proprio con quella
combinazione che necessitava di ogni prudenza. Per quel che riguarda l'11
della nostra era, va detto che non ebbe effetti, perché il conteggio
cristiano nascerà qualche secolo dopo con il monaco Dionigi il Piccolo. Poi
fioccarono gli accostamenti, quali il 7/7/777 (per taluni quel giorno gli
alchimisti arabi scoprirono l'acido solforico) o il 9/9/999, quando il
sultano turco Mahmud I si insedia in India. Tornando a noi, va aggiunto che
domani sarà il sesto momento sestuplo dal 2000 a oggi. Tutti ricordano il
02/02/02 o il 03/03/03. Questa volta però la data conterrà una sola cifra,
la qual cosa equivale a un evento unico. L'anno venturo sarà l'ultimo che
potrà vantare una data sestupla: il 12/12/12. E per quel giorno non si
prevedono cose tranquille.
Ma non tutte le date palindrome sono foriere di sventure. Dipende dal numero
che le forma. La corsa indietro che consente quella di domani è incentrata
sull'uno. Gran bella cosa, giacché Dio creatore è inteso come «uno
originario» che si manifesta nella dualità. Da tale combinazione rampollano
tesi e antitesi, che danno vita alla sintesi, a quel 3 che vale come Trinità,
triangolo, triade. Una regola dedotta dai Padri della Chiesa: «Tutte le cose
buone sono sempre tre».
Per dirla in soldoni e con una considerazione: l'11/11/11 potrà essere un
giorno felice e favorevole per i progetti se cercheremo di non realizzarli
egoisticamente, con quell'1 sterile che si secca da solo. Che so?, far
nascere società che moltiplicheranno i frutti grazie al flusso della triade;
contrarre matrimonio, dal quale potrà nascere quel terzo che suggellerà il
pronostico. Però è venerdì. E tale giorno è degno di riserve. Recita una
massima popolare: «Di Venere e di Marte non ci si sposa né si parte». Che
dire? Sulle partenze, si sa, la disciplina è mutata, a causa del cambiamento
dei mezzi per viaggiare. Ma sul matrimonio conviene essere prudenti. Domani
chi volesse pronunciare il fatidico sì alle 11, 11 minuti e 11 secondi, non
si dimentichi che, appunto, è venerdì (anche se The Guardian annuncia una
valanga di intenti sponsali). Calma. Forse è meglio fare altro. E questo
senza dare retta al caro Mario Monicelli che considerava matrimonio e
parenti le disgrazie peggiori della vita. O al regista Darren Lynn Bousman
che sulla singolare circostanza ha gufato realizzando un film horror.
Secondo la sua tesi, le combinazioni dell'11 sono in grado di mettere in
contatto gli umani con il soprannaturale. Suggerimento: lasciate perdere
questo genere di comunicazioni, quanto al matrimonio è meglio rinviare alla
prossima data palindroma. Certo, occorre aspettare qualche secolo. Ma non
stanno ripetendo tutti che la vita si è allungata?.
(armando torno / corriere.it / puntodincontro)
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10 de noviembre de 2011. - ¿Cómo se puede hablar de once? Es un número
primo, entre los números simbólicos se conoce como "la docena del diablo" y
los que saben mucho acerca del significado de esta delicada disciplina, que
se deriva de los pitagóricos, dicen que después del 10 aumenta la mala
suerte. Otros, sin embargo, lo consideran como un símbolo de renovación.
Después del 10 —pedante y completo— se vuelven a barajar las cartas. Mañana
la suerte quiso que sea el 11/11/11 y, combinación notable, a las 11, 11
minutos y 11 segundos se creará el más largo palíndromo con 1.
Sí, palíndromo. Es decir, una secuencia de caracteres que, leída al
revés, sigue siendo la misma (del griego palin, atrás y dromos, correr). ¿No
están convencidos? El autor de este artículo está un poco preocupado y no le
gustaría encontrarse a las 11, con once minutos y once segundos en un lugar
desagradable con problemas. Parafraseando a Benedetto Croce, siempre vale la
pena recordar que estas conjeturas son absurdas, pero es bueno tomarlas en
cuenta.
Y, además, la secuencia ha ocurrido sólo una vez, y con más fuerza, en
1111: fue en ese año cuando Enrique V encarceló al Papa Pascual II para
obtener el derecho de investidura y coronación imperial y también murió el
filósofo al-Ghazali. Tenía 53 años.
Alguien, con un poco de perfidia, afirma que no se había protegido
suficientemente de algunas fuerzas que había invocado. Precisamente en el
momento de aquella combinación que merecía toda atención posible. En cuanto
al 11 de nuestra era, hay que decir que en realidad no tuvo efectos, dado
que el calendario cristiano nació algunos siglos más tarde con el monje
Dionisio el Exiguo.
A partir de entonces, hubo muchas coincidencias, tales como el 7/7/777
(según algunos el día en que los alquimistas árabes descubrieron el ácido
sulfúrico) o el 9/9/999 cuando el sultán turco Mahmud I tomó posesión de la
India.
Pero regresando a nosotros, hay que añadir que mañana será la sexta
ocasión en que ocurra una fecha con dígitos repetidos desde el año 2000.
Todo el mundo recuerda el 02/02/02 o el 03/03/03. Pero esta vez la fecha
contendrá un solo dígito, lo que equivale a un evento único. El próximo año
ocurrirá por última vez una fecha que contará con un número repetido seis
veces: el 12/12/12. Y para ese día no se espera tranquilidad.
(armando torno / corriere.it / puntodincontro) |
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