21 gennaio 2013 - Il problema di approvvigio-namento idrico di Città del Messico ha una soluzione: le autorità cittadine l'hanno trovata a 2000 metri di profondità.

Si tratta di un'enorme falda acquifera quasi potabile, in grado di soddisfare la domanda totale della capitale almeno per i prossimi 100 anni.

È questa la scoperta annunciata oggi del team di geologi e ingegneri del Distretto Federale, che da un anno e mezzo lavora intensamente per concludere gli scavi del pozzo idraulico di San Lorenzo Tezonco nella zona di Iztapalapa.

«Senza dubbio, questo è uno dei più grandi successi nella storia della nostra città: il risultato indica che questa enorme fonte di acqua potrà rifornirci per più di 100 anni», è stato il primo commento di Ramon Aguirre, direttore del sistema idrico di Città del Messico (SACM).

Federico Mooser, geologo di questo progetto, ha spiegato che vari elementi tecnici permettono di affermare che si tratta di una falda acquifera gigante, ma le sue dimensioni esatte non sono ancora state determinate.

«Il log elettrico inviato dal pozzo indica che la fonte è molto grande, dato che durante la perforazione —una volta superati i mille 500 metri— gli indicatori hanno cominciato a segnalare la presenza di acqua senza interruzione».

Un altro indicatore importante, secondo l'esperto, è la quantità di liquido che fuoriesce senza pompaggio: la previsione iniziale indicava una media di 40 litri al secondo, ma già adesso vengono estratti più di 48 litri/secondo e —secondo le nuove stime— il potenziale si aggirerebbe attorno agli 80 litri/secondo.

Si stanno comunque realizzando studi per determinare con esattezza la quantità d'acqua contenuta nella nuova falda.

Ramon Aguirre ha poi sottolineato la qualità del liquido: «"L'acqua che stiamo estraendo è quasi potabile, sicuramente di qualità migliore del previsto: secondo le ipotesi inziali si prevedeva un alto contenuto di sali, ma fino a adesso abbiamo riscontrato solo un eccesso di ferro, il che non rappresenta un problema gravee e faciliterà le procedure di purificazione».

 

(alejandro ramos / reforma.com / puntodincontro / traduzione all'italiano di massimo barzizza)

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21 de enero de 2013 - El problema de abasto de agua en el Distrito Federal ya tiene solución: las autoridades capitalinas la encontraron a 2 mil metros de profundidad.

Se trata de un enorme yacimiento de agua casi potable, la cual podría abastecer a los capitalinos, por lo menos, durante los próximos 100 años.

Éste es el hallazgo del equipo de geólogos e ingenieros del Gobierno del DF, el cual dedicó un año y medio a perforar un pozo hidráulico en San Lorenzo Tezonco, en Iztapalapa.

«Indudablemente, estamos ante uno de los mayores éxitos históricos para la Ciudad, pues el hallazgo nos indica que estamos ante una gran fuente de agua que nos puede abastecer para más de 100 años», reveló Ramón Aguirre, director del Sistema de Aguas de la Ciudad de México (SACM).

Federico Mooser, geólogo que asesoró al GDF en el proyecto, explicó que, gracias a diversos elementos técnicos, es posible afirmar que se trata de un manantial gigantesco, aunque aún falta definir sus dimensiones exactas.

«Los registros eléctricos que ha estado enviando el pozo nos han indicado que la fuente de agua es muy grande, ya que, entre más se iba perforando, después de los mil 500 metros, los indicadores señalaban la presencia de agua sin interrupción», dijo.

Otro indicador, apuntó el experto, es la cantidad de líquido que sale sin necesidad de bombeo: al inicio se esperaba extraer un promedio de 40 litros por segundo, pero ya se extraen más de 48 litros y se estima que su potencial sea de 80 litros por segundo.

Sin embargo, aún se realizan estudios para determinar cuántos miles de litros aportará el nuevo acuífero.

Ramón Aguirre subrayó la calidad del líquido extraído.

«El agua está saliendo casi potable, en mejor calidad de la que esperábamos, ya que se manejaba la hipótesis de que podría venir con muchas sales, pero sólo está alta en fierro, lo cual no es problema, pues la potabilización será más fácil», expresó.

 

(alejandro ramos / reforma.com / puntodincontro / traducción al italiano de massimo barzizza)