Parlare bene significa pensare bene
Tavola Rotonda tra il Senatore Marco Perduca, il dott. Alessandro Masi e la prof.ssa Nicoletta Maraschio sulla proposta di "ecologia linguistica"
.

5 giugno 2008. - Un consenso unanime nei confronti delle affermazioni pronunciate nei giorni scorsi dal Presidente del Senato, Renato Schifani, che ha sottolineato la necessità di una maggiore trasparenza del Palazzo e di immediatezza e semplicità del linguaggio politico, è stato espresso nel corso di una Tavola Rotonda radiofonica trasmessa da Radio Radicale domenica 25 maggio scorso, dal Senatore Marco Perduca, dal dott. Alessandro Masi, Segretario Generale della Società Dante Alighieri, e dalla prof.ssa Nicoletta Maraschio, neo Presidente dell'Accademia della Crusca.

«In principio e in pratica non ho nulla contro l'inglese - ha precisato Perduca - ma ho qualcosa contro il cattivo uso dell'italiano e contro le contaminazioni linguistiche, visto che gli italiani non sono tenuti a conoscere una lingua straniera per orientarsi nei meandri della politica. Prima di tutto inizierei a recuperare la conoscenza, l'amore e la pratica della lingua italiana nelle scuole con iniziative ludiche, culturali e scientifiche capaci di riportare l'italiano al centro». «Quello che propongo - prosegue - è una vera e propria campagna di "ecologia linguistica" per l'abolizione di tutta la terminologia ufficiale in inglese che caratterizza le nostre Istituzioni, dal question time allo shadow cabinet, dalla devolution all'espressione bi-partisan. Del resto i termini anglofoni non corrispondono minimamente al contesto istituzionale italiano». Il Senatore Perduca ha così deciso di elaborare insieme all'ERA, Associazione Radicale Esperantista, una serie di proposte di legge che tutelino e promuovano la lingua italiana tanto in Italia quanto nel mondo e di sottoporle all'attenzione del Presidente Schifani per cercare un fronte di Parlamentari che le possano presentare al Senato e alla Camera.
«La Società Dante Alighieri ha seguito e segue con grande approvazione l'iniziativa del Senatore Perduca - ha affermato Alessandro Masi -. Il termine straniero non fa che complicare maggiormente una lingua già di per sé difficile quale quella della politica. L'azione di Perduca dovrebbe essere uno stimolo per la nostra classe dirigente a prendere coscienza di un problema nazionale di non poco conto che oggi comprende anche l'integrazione degli immigrati. La lingua non è solo un vanto culturale ma deve essere una presa d'atto politica per far comprendere al Paese e alle Istituzioni che un corretto uso dell'italiano coincide con un corretto modo di pensare».

«L'inglese è oggi la lingua utilizzata in un vasto sistema di comunicazione mondiale e sta dando apporti anche importanti a tutti gli idiomi - ha infine dichiarato Nicoletta Maraschio -. La questione principale è soprattutto rappresentata dalla trasparenza della lingua italiana: soprattutto in ambito politico, il linguaggio deve arrivare a tutti i cittadini e se alcuni anglicismi ostacolano questo dialogo, devono essere evitati».

 

    ASCOLTA LA PUNTATA DI DEMOCRAZIA LINGUISTICA