Un ponte filosofico
tra scienza e teologia

E' quanto si ripropone il progetto STOQ del Pontificio consiglio della cultura
al quale prendono parte sei università pontificie

18 maggio 2007. - Il progetto STOQ (Science, Theology and the Ontological Quest) comincia a dare i primi frutti editoriali. Sono stati infatti presentati nei giorni scorsi a Roma - nella nuova sede del Pontifico consiglio della cultura - i primi quattro volumi che vedono come tema principale un rinnovato spirito di dialogo fra scienze naturali e teologia. Sostenuto dalla John Templeton Foundation, il progetto STOQ è una dei maggiori programmi di ricerca e di studio post-laurea sul rapporto fra scienza, filosofia e teologia.

"La nuova mentalità a cui mira il progetto STOQ - ha sottolineato il cardinale Paul Poupard, presidente del Pontificio consiglio della cultura - consiste nel formare uno stile di ricerca dove le intuizioni provenienti dalla fede possono essere considerate una ricchezza e uno stimolo in più per le scienze naturali e, viceversa, dove i dati scientifici ci permettono di comprendere maggiormente le verità rivelate".

Dei quattro volumi presentati, due sono monografie ("Fisiche matematiche per filosofi" di Michael Helelr e "Vita e organismi" di Pietro Ramellini) e due raccolte di scritti ("Relazioni controverse tra scienza e filosofia: il punto critico della situazione" di Gennaro Auletta e "L'organismo nel contesto interdisciplinare di Pietro Ramellini).

Frutto di un impegno iniziato a seguito dell'istituzione della cosiddetta "Commissione sul caso Galileo" e il Giubileo degli scienziati - ha proseguito Poupard -, "queste pubblicazioni smentiscono uno degli stereotipi più diffusi e radicati nella mentalità oggi dominante, che vorrebbe attribuire alla chiesa una mancanza di interesse verso le scienze, se non addirittura un'avversione".

 

Dalla rivista NEWTON