"Il momento dell'ovulazione - spiega Le Scienze - dipende dal grado di maturazione dell'ovulo e dal fatto che il cervello ne venga informato. Gli estrogeni, ormoni prodotti dalle ovaie, assolvono questo compito attorno al quattordicesimo giorno del ciclo. In risposta, i neuroni così stimolati inducono un aumento di secrezione di gonadotropina da parte dell'ipofisi, che funge da innesco per l'ovulazione". Il segnale non può dunque essere captato da tutti i neuroni, ma solo da quelli che hanno nella loro membrana il recettore alfa, capace di "ricevere" gli estrogeni. Studi precedenti hanno già dimostrato che se il recettore alfa non c'è, negli animali da laboratorio si sono notate lesioni alle ovaie, alle ghiandole mammarie e all'utero. I ricercatori hanno ora dimostrato che solamente uno specifico gruppo di neuroni cerebrali riceve il segnale trasmesso dagli estrogeni, e non tutti quelli che hanno il recettore alfa. Questi neuroni "speciali", infatti, possegono non solo il recettore alfa, ma sono in contatto diretto, attraverso una fitta rete di dendriti, con le cellule che secernono la gonadotropina. Questo contatto diretto è esclusiva di questo gruppo di neuroni e i ricercatori concludono che "un deficit funzionale di questo circuito cerebrale secondario può determinare l'infertilità".
Da Repubblica.it |