Oscar 2007, la rivincita di Scorsese
"The Departed" č il miglior film

Il grande autore newyorkese, che non aveva mai vinto, porta a casa anche la statuetta
per la miglior regia. Tra gli attori il trionfo di Helen Mirren e Forest Whitaker

26 febbraio 2007. - Finalmente, i giurati degli Academy Awards hanno riparato una storica ingiustizia. E, per la prima volta, hanno decretato il trionfo di un autore con la "A" maiuscola come Martin Scorsese: il suo bellissimo, tesissimo, cupissimo e appassionante The Departed sbaraglia i concorrenti - in particolare, il Clint Eastwood di Lettere da Iwo Jima e l'Alejandro González Iņarritu di Babel - e si porta a casa le statuette per il miglior film e la migliore regia. In una serata senza particolari sorprese, soprattutto sul fronte attori: vincono Helen Mirren per The Queen e Forest Whitaker per L'ultimo re di Scozia.

Doppia Italia. Ma quella che si č svolta questa notte al Kodak Theater di Hollywood, con la brillante conduzione di Ellen DeGeneres, č anche una serata che parla italiano. Non solo per il riconoscimento alla carriera, giā annunciato, per il nostro Ennio Morricone (emozionatissimo, sul palco, accolto una standing ovation, e aiutato nella traduzione italiano-inglese da un interprete d'eccezione, Clint Eastwood); ma anche per la vittoria di Milena Canonero nella sezione costumi, per le sue fastose creazioni per Marie-Antoinette di Sofia Coppola.

La rivincita di Scorsese. Candidato numerose volte (l'ultima per The Aviator), il regista di The Departed - raggiante, gasatissimo - riesce finalmente ad agguantare la doppia statuetta, film e regia. A consegnargliela, un terzetto di veri maestri del cinema, suoi amici da sempre: Steven Spielberg, George Lucas, Francis Ford Coppola. Vederli tutti e quattro insieme - un poker di innovatori della settima arte - ha suscitato emozione perfino in chi seguiva la cerimonia dallo schermo della tv. Per il resto, va detto che questo era un anno in cui non c'era un film prevalente, pigliatutto, che ha fatto incetta di statuette; anche se The Departed ne vince altre due (montaggio e sceneggiatura non originale, mentre tra la sceneggiatura originale va alla commedia-cult Litte Miss Sunshine).

Attori. Nessun brivido, tutto secondo previsioni: vincono la regale Helen Mirren di The Queen, e l'oscuro Forest Whitaker-Idi Amin dell'Ultimo re di Scozia. Altrettanto scontato il trionfo, tra i non protagonisti, della Jennifer Hudson di Dreamgirls. L'unico riconoscimento non esattamente "telefonato" quello ad Alan Arkin, nonno eccentrico e tossico di Little Miss Sunshine. E se molti, alla vigilia, hanno sottolineato l'ecumenismo razziale di questa edizione 2007 (due statuette ad attori afroamericani, Whitaker e Hudson: ma non č la prima volta), forse la vera chiave di lettura č che i giurati sono particolarmente colpiti dalle interpretazioni di grandi figure storiche.

Altri premi. Vale la pena citare il riconoscimento a Una scomoda veritā, opera ambientalista voluta da Al Gore, che si aggiudica l'Oscar per il miglior documentario. Tra i cartoon, invece, prevalgono i pinguini danzanti di Happy Feet. Tra le pellicole straniere, il favoritissimo Il labirinto del Fauno del messicano Guillermo Del Toro viene battuto dal tedesco La vita degli altri di Florian Henckel von Donnersmark, ma si consola con le statuette per il trucco, la scenografia, la fotografia.

Sconfitti. Indubbiamente, la delusione pių grande tocca a Babel e Lettere da Iwo Jima. Il primo porta a casa solo il premio per la colonna sonora, firmata da Gustavo Santaolalla; il secondo quello per il montaggio sonoro. Un po' pochino, per due pellicole che avevano ben altre ambizioni. E se Eastwood non sarā rimasto troppo male, visto che lui di Oscar importanti ne ha giā vinti parecchi, González Iņarritu č abbastanza giovane per rifarsi nelle edizioni future.

 

Da Repubblica.it