Un po' Truman show, un po' Matrix
Hollywood prepara il film dei Sims

L'idea: mettere in scena il rapporto fra il giocatore e il suo alter ego.
Il primo nel ruolo di burattinaio, il secondo in quello di burattino.

30 maggio 2007. - The Sims, serie di videogame che nel mondo ha venduto circa 85 milioni di copie, presto diventerà un film. A sostenerlo è la rivista americana Variety, secondo la quale la 20th Century Fox ha acquisito i diritti dalla Electronic Arts, l'editore, e sta già lavorando sul progetto. Del resto l'ultima opera di Will Wright, padre di The Sims e sorta di re Mida dei giochi elettronici (lo stesso che nel 1987 inventò Sim City), è il titolo più venduto per Pc della storia e in cinque anni ha incassato più di un miliardo e mezzo di dollari. Di qui l'idea della Fox di trasformarlo in un successo cinematografico.

Il problema è capire come farà la Fox a portare sul grande schermo un videogame del genere che non ha una trama vera e propria dalla quale partire a differenza di Tomb Riader, Resident Evil, Silent Hill o altri giochi diventati negli ultimi anni dei lungometraggi. The Sims infatti è una simulazione sociale nella quale si gestisce il proprio alter ego alle prese con le normali urgenze quotidiane. Non ci sono conflitti da vincere, né nemici da sterminare: bisogna semplicemente vivere riuscendo ad avere una bella casa, un buon lavoro e perfino una famiglia. Tutto ruota in pratica attorno alle scelte compiute dal giocatore, che vanno dal determinare l'aspetto del proprio avatar fino ai suoi rapporti sociali, alla forma e all'arredamento della sua casa, al tipo di occupazione. Una quotidianità digitale divertente da vivere, molto meno da guardare. Anche se poi in America c'è chi ha creato un'intera sitcom digitale intitolata Strangerhood partendo proprio da The Sims. Uno degli esempi migliori di quel fenomeno noto con il nome di "machinima", animazioni realizzate con i videogame, poco compatibile però con le grandi produzioni hollywoodiane.

Eppure Steve Asbell e Rod Humble, che stanno supervisionando il progetto rispettivamente per la Fox e la Electronic Arts, sono convinti che si possa comunque mettere in piedi un film. "The Sims è una versione interattiva di una storia antica", sostiene Humble. "Racconta cosa accade quando si ha nelle mani un enorme potere e bisogna saperci fare i conti". Sembra quindi che i due vogliano mettere in scena il rapporto fra il giocatore e il suo alter ego, con il primo nel ruolo di burattinaio e il secondo in quello di burattino. Qualcosa che forse potrebbe assomigliare a The Truman Show unito a Matrix.

Assieme a Virtual Me, il film di The Sims fa parte della nuova strategia dell'Electronic Arts. Il più importante editore di giochi elettronici in circolazione sta infatti tentando nuove strade per andare oltre il settore dei videogame. Un settore redditizio ma che, con l'arrivo delle console di nuova generazione, ormai richiede enormi investimenti a fronte di rischi elevati.

 

Da Repubblica.it