Il Festival dei Due Mondi
Dal 27 giugno al 13 luglio Spoleto accoglie i grandi nomi del teatro.

30 giugno 2008. - Trentasette spettacoli e un'opera lirica, tre serate di danza, 18 concerti, 14 opere teatrali, tre mostre, e poi retrospettive cinematografiche, approfondimenti, con tantissime prime assolute e nazionali. La 51esima edizione del Festival di Spoleto, rinasce “ sotto il segno della regia” con tanto teatro e Giorgio Ferrara che debutta come direttore della rassegna.

Dal 27 giugno al 13 luglio arrivano a Spoleto grandi nomi dello spettacolo: da Bob Wilson (nella triplice vesti di regista, attore, artista) a Luca Ronconi che tiene in pubblico le sue lezioni di teatro; da Victoria Abril che gioca tra canzoni francesi e ritmi flamenchi a Franca Valeri e Luciana Littizzetto, due attrici-capofila italiane di generazioni diverse a confronto. Mentre la serata conclusiva è affidata a Daniel Harding che dirige la London Symphony Orchestra da piazza del Duomo con un mega-concerto, come richiesto da un'irrinunciabile tradizione spoletina.

Quest'anno il paese al centro del cartellone è la Francia (seguirà la Russia nel 2009), con spettacoli come Histoire d'hommes, con Judith Magre, e A la porte, con Michel Aumont. Mentre un affascinante testo settecentesco di Maurivaux sulle delizie e le insidie dell'amore, La seconde surprise de l'amour, arriva a Spoleto con la regia di Luc Bondy.

Francese anche la programmazione musicale, che ospita innanzitutto l'opera-balletto Padmâvatî, creata negli anni '20 da Albert Roussel, che apre il festival: prevede trenta ballerini di Calcutta e persino un elefante in scena, un bebé di due tonnellate e mezzo. Non solo Roussel, ma anche Poulenc e Debussy restituiranno il clima della musica francese d'inizio '900: il primo con L'Histoire de Babar (tanto per rimanere in tema di elefanti), il secondo con La Boîte à joujoux. E i concerti da camera sono dedicati a Ravel e Messiaen.

Il regista americano Bob Wilson è a Spoleto, invece, con una specie di autoritratto teatrale per ripercorrere il proprio itinerario artistico in Have I been here before?. Ma presenterà anche il video di un suo monologo su Amleto, esporrà una galleria di video-ritratti di artisti famosi, e porterà al festival uno spettacolo che ha fatto furore a Berlino con sei mesi di repliche: la sua rilettura de L'opera da tre soldi di Brecht-Weill con il Berliner Ensemble.

Nel resto del cartellone si segnala, infine, un musical ispirato a Lewis Carroll, Alica, con un cast multinazionale: compositore italiano (Arturo Annecchino), librettista francese (René de Ceccatty), regista polacco (Janusz Kica) e compagnia slovena. Per la danza lo spettacolo Birth-day del coreografo praghese Jiri Kylian, una serata al maschile con Men Only e il campione di tip-tap Savion Glover. E tra i concerti la Quinta e la Sesta Sinfonia Beethoven eseguite dall'Orchestra olandese del XVIII Secolo di Frans Brüggen.

 

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(La Repubblica.it)