Un cervello nutrito di novità
migliora la memoria


Ricercatori britannici hanno ipotizzato che tale elemento agisca accendendo i circuiti del piacere e della gratificazione stimolando apprendimento e memoria.

29 agosto 2006. - Per migliorare la memoria forse è inutile spendere energie in noiosi ''ripassi" e ripetizioni della ''lezione''. Il segreto è invece dare in pasto al cervello cose nuove da imparare, le novità, infatti, stimolano la memoria, favorendo il processo di apprendimento. A svelarlo sono stati alcuni ricercatori dell'University College di Londra secondo cui questa scoperta avrà un profondo impatto sui trattamenti comportamentali per persone con problemi di memoria. Inoltre, come riportato sulla rivista Neuron, gli esperti hanno scoperto che per beneficiare dell''effetto novità" sarebbe cruciale uno dei centri del piacere, la sostanza nigra/ventrale segmentale; questa è un'area cerebrale legata alla gratificazione e alla motivazione e costituita dai neuroni dopaminergici ovvero le cellule nervose che producono il neurotrasmettitore dopamina, coinvolto, tra le altre funzioni, nella regolazione del piacere. In sostanza l'ipotesi dei ricercatori è che la novità accenda i centri di motivazione e gratificazione e che questi, forse tramite il rilascio di dopamina, stimolino apprendimento e memoria.

Il legame trovato tra novità, motivazione, gratificazione e memoria potrebbe rivelarsi utile per aiutare pazienti con problemi mnemonici, ha spiegato Nico Bunzeck, uno degli autori dello studio, individui che oggi invece sono prevalentemente aiutati con trattamenti comportamentali basati sulla ripetizione di ciò che si deve fissare in memoria. Inoltre, dato il coinvolgimento dei centri del piacere, la dopamina potrebbe avere un ruolo nei processi di apprendimento e memorizzazione, suggerendo quindi anche la possibilità di trattamenti farmacologici per gli smemorati cronici.

Da tempo si sa che il cervello, quando stimolato, è più attivo, e alcuni studi epidemiologici sembrerebbero dimostrare che mantenere la mente attiva è un modo per proteggersi dalla demenza senile. Sinora però le basi organiche di queste evidenze erano rimaste pressocché elusive, risultando dunque arduo dire quale tipo di stimolo sia veramente utile. Per far luce su cosa veramente stimoli la memoria e come faccia, gli esperti hanno eseguito due tipi di esperimenti, una prima serie usando la risonanza magnetica (nell'immagine), con cui hanno scoperto il coinvolgimento di un centro del piacere, una seconda serie basata su test di apprendimento, con cui invece hanno dimostrato che inserire elementi di completa novità quando si apprende qualcosa, rafforza la memoria.

Nella prima parte dello studio, con la risonanza magnetica funzionale, i ricercatori hanno visto che quando i soggetti sono esposti a una serie di input tra cui alcuni familiari e altri completamente nuovi, solo il fattore novità è in grado di produrre gratificazione nel cervello e di "accendere" un'area particolare. Nella seconda parte, invece, gli esperti hanno verificato se l'accensione del centro del piacere per effetto novità in qualche modo influenzasse le capacità individuali di apprendimento e memoria. Ed in effetti così è: la memoria a breve e lungo termine dei volontari coinvolti nello studio risultava migliore quando in corso di apprendimento gli individui erano stati esposti ad informazioni del tutto nuove.

Tirando le somme di questi risultati, gli esperti hanno ipotizzato che l'elemento di novità agisca accendendo i circuiti del piacere e della gratificazione e che il surplus di dopamina messo in circolo da questo stimolo agisca stimolando apprendimento e memoria. I loro prossimi esperimenti, hanno anticipato gli scienziati, verteranno dunque a studiare il ruolo della dopamina nell'apprendimento.

 

Dalla rivista Newton