Il monastero di Lambach, in alta Austria, che custodisce il segreto.

 

Quell'abbazia a Lambach
Un pezzo di storia: l'origine della svastica nazista.

Di Adalberto cortesi.

 

11 luglio 2009. - Nella città di Lambach, nell'Alta Austria c'è una grande abbazia, al contempo parrocchia, nella cui sagrestia di stile barocco domina una sorta di grande cenotafio in marmi dai colori vivaci che termina in uno stemma abbaziale; è sovrastato, questo stemma, da una mitria e da un pastorale in pietra rossa, forse di Verona.

Nell'ovale del blasone, una svastica con gli uncini piegati, vistosamente dorata. Durante l'anno scolastico 1897/98 l'abbazia ospitó, per la terza classe elementare della Volks-Schule, un bambino di otto anni, originario di Braunau am Inn di nome Adolf Hitler. Dicono gli archivi che fu un diligente chierichetto e corista.

Fin da tempi preistorici, la svastica è presente come simbolo sacro in ogni continente, America precolombiana e Oceania incluse.

Soltanto il giudaismo sembra non conoscerla, probabilmente perché è simbolo solare mentre la tradizione ebraica è soprattutto lunare.

Lo stemma voluto nel 1869 dall'abate di Lambach.Il giovane Hitler la conobbe dunque fin da bambino e nel maggio del 1920 presentó l'insegna del movimento nazional-socialista, da lui stesso disegnato: una svastica appunto, ma con i bracci raddrizzati ed inclinata verso destra per —disse— dare l'idea di una valanga che travolga il mondo decadente.

Quando invase l'Austria con l'Anschluss del 1938, si fece portare in privato a Lambach con Eva Braun, per rivedere l'abbazia e sostò nella sagrestia davanti al vistoso cenotafio dove tante volte aveva lavorato e cantato.

(Vittorio Messori, Corsera)