Dr. Lakra (Jerónimo López Ramírez). Sur (2001).
The Museum of Modern Art (MoMA). New York.

 

13 febbraio 2012 - L'arte messicana si vende sempre di più, ma non in Messico. I grandi acquirenti sono all'estero e, più specificamente, a New York.

In Messico —secondo il rapporto del quotidiano El Economista sul mercato dell'arte 2012— si sono scambiati solo 20 milioni di pesos nel settore formale. Nelle case d'asta, il mercato locale ha rappresentato solo 6,5 milioni d dollari, rispetto ai 27,9 milioni di vendite totali di arte messicana alle aste di New York.

La percezione dell'arte messicana all'estero è cambiata favorevolmente. Patricia Sloane ce lo spiega: «In precedenza gli artisti latino-americani (compresi i messicani) venivano classificati sotto l'etichetta "arte latino-americana". Otto anni fa, finalmente, hanno varcato il confine e da allora formano parte della categoria "arte contemporanea". Questo è un grande passo per gli artisti, che sono riusciti ad attraversare una linea oltre la quale la differenza principale sono gli zeri nel prezzo delle loro opere».

 

L'arte in Messico: un mercato segnato dall'informalità (video in spagnolo).

 

Per avere un'idea del livello delle opere d'arte latinoamericane basta calcolare il totale ottenuto sulle vendite dei 61 dipinti di maggior prezzo di questa regione battuti all'asta a New York. La somma si aggira attorno ai 122 milioni di dollari, importo appena sufficiente per acquistare un Picasso come "Nude, Green Leaves and Bust", venduto dalla casa Christie's.

 

Carlos Amorales. From the bad sleep well 007 (2004). Olio su tela.

 

Di questi 61 pezzi, 36 sono di noti artisti messicani: tredici sono di Rufino Tamayo, otto di Frida Kahlo, sei di Diego Rivera, cinque di Alfredo Martínez Ramos, uno di José María Velasco, uno di Remedios Varo, uno di José Clemente Orozco e uno di Miguel Covarrubias.

Tutti loro sono considerati autori riconosciuti non solo per la qualità della produzione, ma anche per il successo commerciale. La maturità del mercato dell'arte messicana richiede più attenzione verso gli artisti emergenti.

Monica Manzutto, cofondatrice della Galleria Kurimanzutto, ritiene che il Messico è sulla buona strada: "Nel 2011 il Museo d'Arte Moderna di New York (MoMA) ha acquisito lavori di Abraham Cruzvillegas, Damián Ortega e Gabriel Orozco. Carlos Amorales e il Dr. Lakra sono già presenti nella collezione con acquisizioni precedenti. La Tate Modern di Londra, che ha un programma incentrato sull'America Latina, ha nella sua raccolta permanente opere di Minerva Cuevas, Cruzvillegas, Ortega, Amorales, Gabriel Kuri, il dottor Lakra e Orozco".

 

(el economista/puntodincontro)

 

***

13 de febrero de 2012 - Donde se vende más y mejor el arte mexicano no es en México. Los grandes compradores se encuentran en el extranjero y, más específicamente, en Nueva York.

En México, según el informe de El Economista sobre el mercado del arte 2012, se movilizaron 20 millones de pesos en el sector formal. En casas de subastas, el mercado local sólo representó 6.5 millones de dólares, frente a los 27.9 millones que sumaron las ventas de arte mexicano en las subastas de Nueva York.

La percepción del arte mexicano en el extranjero ha cambiado de forma favorable. Patricia Sloane, curadora, explica a El Economista:

"Anteriormente los artistas latinoamericanos (lo que incluye a los mexicanos) estaban clasificados bajo la etiqueta de 'arte latinoamericano'. Hace ocho años cruzaron la frontera hacia la categoría de 'arte contemporáneo'. Esto es un gran paso para los artistas, pues cruzan una línea en la cual la principal diferencia son más ceros en el precio de sus obras”.

Para tener una idea clara de cómo está parado el arte proveniente de América Latina basta reunir los 61 cuadros latinoamericanos vendidos a precio más alto en subastas en Nueva York. La suma es de 122,231,947 millones de dólares. La cantidad sólo alcanza para comprar un Picasso como “Nude, Green Leaves and Bust”, subastado por Christie’s.

De esas 61 piezas, 36 corresponden a artistas mexicanos consagrados: trece son de Rufino Tamayo, ocho de Frida Kahlo, seis de Diego Rivera, cinco de Alfredo Ramos Martínez, una de José María Velasco, una de Remedios Varo, una de José Clemente Orozco y una de Miguel Covarrubias.

Ellos son considerados creadores consagrados no sólo por la calidad de su obra, sino por su éxito comercial. La madurez del mercado del arte mexicano requiere un mayor enfoque hacia los nuevos artistas.

Mónica Manzutto, cofundadora de la galería Kurimanzutto, considera que México va por buen camino:

"En el 2011 el Museo de Arte Modero de Nueva York (MoMA) adquirió obra de Abraham Cruzvillegas, Damián Ortega y Gabriel Orozco. Carlos Amorales y Dr. Lakra ya están presentes en la colección con adquisiciones anteriores. La Tate Modern de Londres, que lleva un programa enfocado a América Latina, tiene en su colección permanente obra de Minerva Cuevas, Cruzvillegas, Ortega, Amorales, Gabriel Kuri, Dr. Lakra y Orozco”.

 

(el economista / puntodincontro)