20 luglio 2012 - Ed è ancora caccia alla Gioconda. Nel corso della sessione di scavi nell'ex convento di Sant'Orsola a Firenze è stato trovato, dentro la tomba aperta dalle antropologhe della Soprintendenza Irene Baldi e Silvia Gori, un nuovo scheletro, intero e ben conservato. Gli scavi sono condotti nell'ambito delle ricerche dei resti di Lisa Gherardini che potrebbe essere stata la «modella» di Leonardo per la sua Gioconda. Secondo le prime ipotesi i resti mortali venuti adesso alla luce potrebbero risalire al 1300, non sarebbero quindi quelli di Monna Lisa. «Però - avverte Silvano Vinceti, responsabile della ricerca - finché non avremo compiuto l'esame con Carbonio 14 non potremo datare con sicurezza l'epoca in cui è vissuta questa persona».
 

Gli scavi.

 

I DUE SCHELETRI - «Dopo il 1500 solo due donne sono state sepolte qui —ha detto lo studioso— si tratta di monna Lisa Gherardini, nel 1542, e di un'altra nobildonna, Maria del Riccio. I corpi femminili che potremmo trovare sotto l'altare, risalente alla fine del '400, potrebbero dunque essere con grande probabilità appartenenti alle due signore; inoltre in quel tempo esisteva l'abitudine di seppellire le persone in prossimità degli altari. Occorre però aggiungere —ha completato il suo ragionamento Vinceti— che solo la prova del carbonio 14, che faremo, sarà realmente dirimente per la datazione delle spoglie». Nel corso dell'incontro, al quale ha preso parte anche l'assessore della Provincia di Firenze, Stefano Giorgetti, è stato inoltre ribadito che la Provincia ha finanziato la ricerca di Vinceti «solo con 5000 euro».

 

Lo scheletro ritrovato.

 

L'INDAGINE - L'indagine, da poco riavviata dopo uno stop durato svariati mesi, si svolge nel contesto di una serie di lavori effettuati dalla provincia, proprietaria dell'immobile, su richiesta della soprintendenza della Toscana come prescrizione in vista del recupero del complesso, per il quale è stato presentato un progetto di project financing. Sempre durante questa ultima fase di scavi, si spiega poi in una nota, sono stati ritrovati i resti di un presbiterio con altare e ciborio, che si ritiene possa essere stato realizzato dalle suore francescane che vivevano nel convento verso la fine del 1400 o agli inizi del '500.

E, secondo quando riferito dall'archeologa della soprintendenza della Toscana Valeria D'Aquino «non è escluso che in prossimità dell'altare vi possa essere una quarta sepoltura». «Si tratta di scoperte importanti che vanno ad arricchire i ritrovamenti fatti nella prima fase degli scavi, dove già emersero due tombe terranee e alcuni resti mortali riconducibili ad altre due persone - commenta Vinceti nella nota - Un risultato di rilievo, considerato che siamo a meno della metà del lavoro di scavo che, dopo la chiesa di Sant'Orsola, proseguirà anche nel chiostro grande e in quello piccolo. Alla fine tutti i resti mortali che saranno emersi verranno inviati al Dipartimento per la conservazione dei Beni Culturali con sede in Ravenna dell'università di Bologna, per avviare ulteriori esami».

 

(corriere fiorentino.it / puntodincontro)

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20 de julio de 2012 - Sigue la caza a la Mona Lisa. Durante la sesión de excavaciones en el antiguo convento de Santa Úrsula de Florencia fue encontrado —dentro de la tumba abierta por las antropólogas Irene Baldi y Silvia Gori— un nuevo esqueleto, entero y bien conservado.

Las excavaciones se llevaron a cabo en el marco de la investigación para encontrar los vestigios de Lisa Gherardini, la cual puede haber sido la «modelo» de Leonardo para su Mona Lisa. Según las primeras hipótesis, los restos mortales encontrados esta vez podrían ser del siglo XIV y, por lo tanto, no serían los de la Mona Lisa. «Sin embargo —advierte Silvano Vinceti, responsable de la investigación— hasta que se haya completado el examen con carbono-14 podremos determinar con seguridad la época en la que vivió esta persona».

«Después del año 1500 sólo dos mujeres han sido enterradas aquí —dijo el investigador— o sea Mona Lisa Gherardini, en 1542, y otra mujer de la nobleza, María del Riccio. Si encontramos restos femeninos bajo el altar, que data de finales del siglo XV, por lo tanto, con muchas probabilidades podrían pertenecer a esas dos damas. Además, en aquella época se acostumbraba enterrar a la gente en los alrededores del altar. Hay que añadir —dijo Vinceti— que sólo la prueba del carbono-14, que vamos a realizar, será conclusiva para la datación de los restos». Durante el encuentro, al que también asistió el concejal de la Provincia de Florencia, Stefano Giorgetti, se reiteró que la Ciudad ha financiado la investigación de Vinceti «con sólo 5000 euros».

La búsqueda, reiniciada hace poco después de una suspensión que duró varios meses, se lleva a cabo en el contexto de una serie de obras llevadas a cabo por el ayuntamiento, propietario del inmueble, a petición de la Superintendencia de la Región Toscana. También durante esta última fase de las excavaciones se encontraron los restos de un santuario con altar y sagrario, que se cree haya sido construido por las monjas que vivían en el monasterio franciscano hacia finales del siglo XV.

 

(corriere fiorentino.it / puntodincontro)