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22 luglio 2012 - Wikipedia,
l'enciclopedia online più completa e consultata del mondo, ha un problema.
Non si tratta - come capita di solito - di raccolta fondi o di rapporti con
un Paese che applica la censura; stavolta c'è un serio problema strutturale.
Come ha dichiarato il cofondatore Jimmy Wales durante l'incontro annuale
Wikimania, ogni 100 collaboratori di Wikipedia 91 sono uomini, quindi le
donne sono solo 9.
Un dato francamente sconfortante, che non dipende da una discriminazione
oggettiva, poiché, come forse non tutti sanno, le voci di Wikipedia sono
costruite da volontari non retribuiti e soprattutto non selezionati. Dopo
essersi registrato e aver compreso il meccanismo di inserimento dei dati (un
po' macchinoso), chiunque può costruire, amplificare, correggere una voce.
Una volta tanto, quindi, abbiamo la certezza che non venga attuata nessuna
discriminazione di genere. Donne incinte, transgender, malati di Aids,
bambini, pensionati, laureati o pluribocciati: se ritenete che
nell'enciclopedia un dato manchi, sia carente o errato, registratevi, e
nessuno farà questioni non attinenti alla pura verifica dei dati che avete
inserito.
Wales, nell'illustrare il dato, ha fatto un esempio: una collaboratrice di
Wikipedia, il giorno del matrimonio di William e Kate, aveva creato una voce
relativa all'abito delle nozze indossato dalla neoduchessa di Cambridge.
Subito dopo, un collaboratore/revisore ha cancellato la voce, ritenendola
ininfluente. Naturalmente non sono mancate le proteste, e infine la voce è
stata ripristinata. Verrebbe da dire a quel severo censore: è certo che la
voce «Episodi di South Park (tredicesima stagione)» sia molto più
interessante? O che lo sia la voce «Anello di purezza», gadget in voga tra
le ragazze vergini appartenenti alla chiesa evangelica dell'Arizona?
Wikipedia non tratta solo di teoria della relatività e di filosofi
dell'antichità classica: le voci marginali, curiose a modo loro, sono così
tante che l'abito da sposa di Kate Middleton certamente non sfigura.
La realtà è che il Web 2.0 è profondamente maschile, perché sono maschi
quelli che l'hanno progettato, perché la figura del nerd e quella del geek
sono per definizione maschili, e infine, come dimostrato da recenti
statistiche nella Rete, perché i maschi creano contenuti mentre le donne
acquistano e postano fotografie. I dati che riguardano l'e-commerce, per
esempio, mostrano come il 70% degli acquisti sia effettuato da donne che
comprano perlopiù abbigliamento, settore che in termini di volume d'affari
ha superato gli acquisti di viaggi, di elettronica e apparecchiature
tecnologiche.
Le donne prevalgono anche nel creare proprie bacheche di fotografie, in
particolare nel social network Pinterest. Non credo che da questi dati si
possa trarre alcuna morale, ma d'ora in poi leggeremo con un approccio
diverso le voci di Wikipedia. Come mai a Jean Paul Sartre è dedicato uno
spazio tre volte superiore a quello di Simone de Beauvoir? In fin dei conti,
se guardiamo le due figure con la prospettiva del tempo, quella di Simone
appare molto meno usurata, più significativa. E che dire dello spazio esiguo
dedicato alla bravissima scrittrice brasiliana Clarice Lispector, mentre il
cileno Luis Sepulveda, uno dei campioni del trombonismo letterario
contemporaneo, ha uno spazio almeno quadruplo? Se noi donne non vogliamo
metterci in gioco e partecipare più attivamente alla costruzione di
Wikipedia, dovremo almeno iniziare a consultarne le voci facendo la tara
dell'inevitabile tocco mascolino che ne caratterizza scelte, omissioni,
proporzioni.
(camilla baresani / corriere.it / puntodincontro)
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22 de julio de 2012 -
Wikipedia, la enciclopedia en línea más completa y consultada del mundo,
tiene un problema. No se trata —como suele ocurrir— de recaudación de fondos
o de relaciones con un país que aplica la censura; esta vez es un problema
estructural grave. Como declaró el co-fundador Jimmy Wales en la reunión
anual de Wikimania, de cada 100 colaboradores de Wikipedia 91 son hombres,
por lo que las mujeres son sólo 9.
Un dato francamente desalentador que no depende de una
discriminación objetiva, puesto que, como tal vez no todo el mundo sabe, las
entradas de Wikipedia son redactadas por voluntarios no remunerados y, sobre
todo, no seleccionados. Una vez registrados y después de haber entendido el
mecanismo de inserción de datos (un poco complicado), cualquiera puede
construir, ampliar y/o corregir una entrada. Por una vez, por lo tanto,
sabemos que no existe ningún tipo de discriminación de género. Mujeres
embarazadas, transexuales, enfermos de SIDA, niños, personas mayores,
licenciados o multireprobados: si usted cree que en la enciclopedia haga
falta o esté equivocado algún dato, regístrese, y nadie levantará cuestiones
no relativas a la mera verificación de los datos introducidos.
Wales, al ilustrar los datos, dio un ejemplo: una
colaboradora de Wikipedia, en el día de la boda de William y Kate, había
creado una voz para el vestido de novia usado por la duquesa de Cambridge.
Poco después, un colaborador / editor suprimió el
elemento, considerándolo irrelevante. Por supuesto que hubo protestas y,
finalmente, la voz fue restaurada. Se podría rebatir a ese severo censor:
¿es cierto que la voz «episodios de South Park (decimotercera temporada)» es
mucho más interesante? ¿Y que también lo sea la voz «Anillo de la pureza»,
artilugio en boga entre las jóvenes vírgenes que pertenecen a la iglesia
evangélica en Arizona? Wikipedia no es sólo acerca de la teoría de la
relatividad y filósofos de la antigüedad clásica: las voces marginales y a
su manera curiosas son tantas que el vestido de boda de Kate Middleton, sin
duda no desentona.
La realidad es que la Web 2.0 es profundamente
masculina, porque varones son los que han diseñado y porque la figura del
nerd y del geek son por definición de hombre y, por último, como lo
demuestran las últimas estadísticas de la red, porque los hombres crean
contenidos mientras que las mujeres compran y publican fotos.
(camilla baresani / corriere.it / puntodincontro) |
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