Marinetti, Berlino e il futurismo

Sarà presentato domani a Roma il libro di Marina Bressan,
Der Sturm e il Futurismo.

 

22 settembre 2010. - Sarà presentato domani alle ore 17.30 a Roma, presso la sede della Società Dante Alighieri (Palazzo Firenze, piazza Firenze 27), il libro di Marina Bressan, Der Sturm e il Futurismo (Edizioni della Laguna). All’incontro, introdotto e coordinato da Alessandro Masi, storico dell’arte e Segretario Generale della “Dante”, interverranno l’autrice Marino Bressan e Matteo D’Ambrosio, dell’Università “Federico II” di Napoli.

Nel 1912 Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Gino Severini, Luigi Russolo con F.T. Marinetti calcarono la scena berlinese. Berlino, meta inizialmente non programmata, rappresentava la tappa precedente alla conclusione del “rumoroso” tour europeo che, organizzato dall’istrionesco Marinetti, aveva già toccato Parigi e Londra.

Durante il suo soggiorno berlinese Marinetti, il generale dei novelli antiaccademici, si accompagnò sempre ai suoi compagni futuristi italiani e a Herwarth Walden, il fondatore della rivista “Der Sturm” che, entusiasta protettore delle avanguardie, aveva preparato il pubblico locale ad accogliere in Germania la nuova avanguardia, ospitando il gruppo futurista nella sua galleria e promuovendo la stampa in tedesco di alcuni manifesti.

La risposta del pubblico non si fece attendere e il successo fu enorme. Da quel momento il Futurismo mise le sue radici a Berlino e in Germania, forte del fatto che l’arte italiana poteva nuovamente competere con quella degli altri Paesi.

Scrive Alessandro Masi nella prefazione al volume: «Il libro della Bressan si continua a leggere fino all’ultima pagina con identica emozione con cui si sfoglia la cronaca di un giornale già fatta storia, ma che tuttavia vive nell’emozione imprevista dello scorrere logico degli eventi.

Alla sua sensibile cura è toccato il compito di cucire senza tagliar via alcun lembo, i panni di un labirintico tappeto di giudizi, talvolta aspri, spigolosi, forse ingiusti ma mai banali. Materia grezza e difficile da assemblare, tanto più se riletta con gli occhi e la passione raffreddata di un secolo di storia, in cui ideologie, conflitti e catastrofi non sono riusciti a soffocare quel grido di libertà dell’arte che giunse dall’avanguardia futurista al resto del mondo».

Marina Bressan, germanista, traduttrice, docente alla scuola media superiore e all'Università di Trieste, è autrice di numerose pubblicazioni scientifiche e divulgative tra le quali si ricorda, edito da Edizioni della Laguna, Ver Sacrum. La rivista della Secessione Viennese (2003).

 

Per informazioni:
Ufficio Stampa Società Dante Alighieri, Pierpaolo Conti, cell. 3346755306
p.conti@ladante.it

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