Dove va
il mondo del libro

Kevin Kelly ha predetto che entro cinque anni
tutti (o quasi) i volumi
costeranno meno di un dollaro.


24 aprile 2011. - «Immaginiamo un mondo ipotetico in cui tutti i libri siano venduti a 99 centesimi», scrive Nathan Bransford. «Stephenie Meyer, J.K. Rowling, James Patterson, J.A. Konrath, Amanda Hocking..., tutti gli autori con i loro libri».

Non è un esercizio di pensiero molto irreale. Kevin Kelly ha predetto che -almeno dal suo punto di vista- entro cinque anni tutti (o quasi) i libri costeranno meno di un dollaro.

Già oggi la pressione della nuova concorrenza del self-publishing sta facendo leva sui prezzi, verso il basso. I dati stessi sono interessanti: 28 dei 100 ebook più venduti sul Kindle Store sono autopubblicati. Tutti questi titoli hanno un prezzo inferiore a 3,99 dollari (il che significa che il 28% della Top 100 di Amazon costa meno di 4 dollari). E ben 18 di questi ebook sono venduti con il price tag minimo: novantanove centesimi.

«Questo è possibile», argomenta Bransford, «perchè un autore che si autopubblica è più efficiente di un editore. Konrath, Locke, Hocking non hanno un esercito di impiegati da mantenere né un ecosistema editoriale da supportare». E allora, si chiede, se davvero un giorno tutti i libri costassero così poco, come si assesterebbe il mondo dell'editoria?

«Probabilmente si venderanno più libri», dice. «Ma non poi così tanti in più». Il tempo di lettura non aumenta e la nostra capacità di leggere nemmeno. «La gente compra più libri di quanti effettivamente ne legga, ma -anche qui- non poi così tanti». E la concorrenza, se tutti hanno prezzi bassi, spingerà verso i free per conquistare un po' di attenzione.

Quindi, dove si guadagnerà con i libri? Bransford ipotizza uno scenario in cui molto dipenderà dalla motivazione all'acquisto, e i prezzi ne deriveranno. Poi lancia un piccolo paradosso: «chi sa, magari quando J.K: Rowling finisce il prossimo libro avranno già trovato il modo di farmelo pagare 100 dollari». Ma leggi tutto il ragionamento: 99 Cent E-Books and the Tragedy of the Commons.

Intanto i dati delle vendite di febbraio sono stati raccontati con la metafora del sorpasso degli ebook sui libri di carta. Non si tratta di un sorpasso in termini assoluti, ma -lo raccontavamo- più che altro della conquista del «formato più venduto». In pratica si sono venduti più ebook che hardback, paperback e mass market.
La crescita delle vendite continua a essere a tre cifre: +202% rispetto al febbraio dell'anno prima. Ma la lettura dei dati è più complessa di così.

Audrey Waters nota che l'aumento delle vendite di ebook non compensa la perdita nelle vendite della carta. «Se il fatturato degli ebook è arrivato a 164 milioni, il fatturato dei libri (che sono il ricavo principale per gli editori) è calato di 442 milioni di dollari». E titola il post in maniera esplicita: E-Book Sales Surpass Print: Is This a Win or a Loss for the Publishing Industry?.

Il Guardian intanto, da un altro punto di vista, quello della progressiva chiusura delle librerie, sembra ripotare uno spunto interessante. «Quando Borders è andata in crisi», scrive Benedicte Page, «gli editori hanno capito che una parte delle vendite di Borders si sarebbe spostata altrove, mentre un'altra si sarebbe semplicemente persa». Anche qui, il post merita una lettura: Will books vanish along with bookshops?.

Al di là della retorica esponenziale sulla diffusione degli ebook, negli Stati Uniti siamo forse entrati nella fase della maggior incertezza. Ci sono alcune tendenze che appaiono inevitabili: meno libri di carta, meno librerie, più libri digitali, nuovi protagonisti che entrano a dividersi il mercato.

Non è facile prevedere quale sarà la configurazione che prenderà il mondo del libro. Anzi, è facile che non ne prenderà mai più una definita, adattandosi alla logica di innovazione continua del digitale. Ma forse ha ragione Bransford quando racconta che la storia delle culture umane va sempre verso una maggiore efficienza. E forse, per capire le nuove direzioni che sta prendendo il mercato del libro, la prima cosa da fare è non restare affezionati ai vecchi paradigmi.

 

(lastampa.it / puntodincontro)

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24 de abril de 2011. - «Imaginemos un mundo hipotético en el que todos los libros se venden a 99 centavos», escribe Nathan Bransford. «Stephenie Meyer, J.K. Rowling, James Patterson, J.A. Konrath, Amanda Hocking ... todos los autores con sus libros».

No es un ejercicio de pensamiento muy irreal. Kevin Kelly predijo que, al menos desde su punto de vista, antes de cinco años, todos (o casi) los libros van a costar menos de un dólar.

La presión de la nueva competencia de la auto-publicación ya está empujando a la baja los precios. Los datos son interesantes: 28 de los 100 libros electrónicos más vendidos en la tienda de Kindle se auto-publicaron. Todos estos títulos tienen un precio de menos de $ 3.99 (lo que significa que el 28% de los Top 100 de Amazon cuesta menos de $4). Y 18 de estos libros electrónicos se venden al precio mínimo: noventa y nueve centavos.

«Esto es posible», argumenta Bransford, «porque un autor que autopublica es más eficiente que un editor. Konrath Locke, Hocking no tienen un ejército de empleados para mantener o un ecosistema editorial para financiar». Y así se pregunta: si es que un día todos los libros van a ser tan baratos, ¿Cómo se organizará el mundo editorial?

«Probablemente se van a vender más libros», dice. «Pero no muchos más». El tiempo que podemos dedicar a la lectura no aumenta y nuestra capacidad de leer, tampoco. «La gente compra más libros de los que realmente lee, pero-de nuevo-no tantos más». Y la competencia, si todos tienen precios bajos, empujará hacia los libros gratis para obtener un poco de atención.

Y entonces, ¿Cómo se podrá ganar dinero con los libros? Bransford sugiere un escenario en el que mucho dependerá de la motivación de compra y los precios se derivarán de ella. Elaboró, para ilustrar este principio, una pequeña paradoja: «Tal vez cuando J.K. Rowling termine el próximo libro ya habrán encontrado una manera de hacer que paguemos $100 por él». Lean el razonamiento completo: 99 Cent E-Books and the Tragedy of the Commons.

 

(lastampa.it / puntodincontro)

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