Firenze

Firenze:
«Ridateci la Gioconda»
Ma il Louvre dice di no

Dopo le 100 mila firme che chiedevano la restituzione
Il museo parigino nega l'autorizzazione

 

25 giugno 2011. - Niente da fare. Non basterà l'appello di Silvano Vincenti e del suo comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, in collaborazione con la Provincia di Firenze. E neppure la petizione di 100.000 firme per riportare «a casa» la Gioconda. Il Louvre risponde senza lasciare spazio alla speranza: «Formalmente non abbiamo ricevuto ancora nessuna domanda ufficiale di prestito», ha precisato Vincent Pomarede, direttore del dipartimento delle Pitture del museo. «Se non prestiamo la Gioconda - ha poi aggiunto - è perchè il quadro è estremamente fragile e un viaggio rischierebbe di causare danni irreversibili».

Il dipinto è stato realizzato dal genio toscano, tra il 1503 e il 1506, su un pannello di legno di pioppo molto sottile, spiega ancora l’esperto. Con il tempo, questo pannello si è curvato e presenta una fessura ben visibile, soprattutto sul retro. Ecco perchè il volto di Monna Lisa è protetto dietro un vetro blindato (per questo la tazza lanciata contro di lei da un turista russo nel 2009 non le aveva fatto alcun danno) ed è conservata a livelli di temperatura e di umidità costanti, grazie ad un sofisticato sistema di climatizzazione. «Un trasporto - ha spiegato Pomarede - è assolutamente inimmaginabile perchè non riusciremmo ad avere un controllo della temperatura così ottimale, anche all’interno di casse climatizzate. Le vibrazioni - ha aggiunto- sarebbero molto nocive per il quadro. Si prenderebbero rischi troppo grandi a prestarlo». Il Louvre ha inoltre ricordato che la Gioconda è stata prestata una sola volta dalla Francia, quando ministro della Cultura era Andrè Malraux. È stato nel 1963 quando il prezioso dipinto volò negli Stati Uniti dove fu ricevuto dal presidente Kennedy per essere esposto alla National Gallery di Washington e al Metropolitan Museum of Art di New York.

 

(corriere.it / puntodincontro)

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25 de junio de 2011. - No se pudo. No bastó el llamado de Silvano Vincenti y de su comité nacional para la promoción del patrimonio histórico, cultural y ambiental, en colaboración con la provincia de Florencia. Y tampoco sirvieron las 100.000 firmas que pedían traer de vuelta "a casa" a la Mona Lisa. La respuesta del Louvre, no deja espacio para la esperanza: "Formalmente, todavía no hemos recibido ninguna solicitud oficial para el préstamo", dijo Vincent Pomarede, director del departamento de pinturas en el museo. "Si no prestamos la Mona Lisa - añadió - es porque el cuadro es extremadamente frágil y un viaje podría causarle daños irreversibles".

 

(corriere.it / puntodincontro)

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